Ci risiamo. A Montorio, come ormai accade troppo spesso negli ultimi anni, i cantieri si trasformano in opere interminabili. È il caso del nuovo hub per gli autobus, che doveva essere completato – secondo il cartello affisso sulla recinzione del cantiere – entro il 3 dicembre 2023. Avete letto bene: 2023.
Eppure, a novembre 2024, con grande enfasi, il sindaco annunciava l’inaugurazione nei primi mesi del 2025, nonostante il ritardo già evidente. Siamo a luglio 2025, e della fine dei lavori ancora non si vede traccia.
Non vogliamo, in questa sede, entrare nel merito dell’opera in sé– una struttura imponente in cemento e ferro realizzata a ridosso del fiume Vomano, in prossimità di un sito Natura 2000 e SIC (Sito di Interesse Comunitario) – ma è doveroso riflettere sui tempi infiniti e sull’aumento dei costi che gravano direttamente sui cittadini.
Basti pensare agli oltre 170 mila euro come maggior importo che il Comune – e quindi l’intera comunità– dovrà pagare a causa delle cause legali perse per gli espropri, a dimostrazione di una gestione approssimativa e poco trasparente, che si aggiungono ai 265 mila euro per gli espropri giàpagati, ed ai 250 mila euro per gli imprevisti che già ci sono stati.
È risaputo che più un cantiere si prolunga, più i costi lievitano. In questo caso, si parla di quasi due anni di ritardo e costi già quasi raddoppiati. E allora ci chiediamo:
•Perché tempi così lunghi?
•A quanto ammonteranno i costi aggiuntivi complessivi?
•Cosa si cela dietro tanto pressappochismo?
Domande legittime, che meriterebbero risposte chiare. Ma da un’amministrazione che nega gli atti ai consiglieri comunali e che, di fronte a richieste di trasparenza, invita a rivolgersi al TAR, non ci aspettiamo spiegazioni sincere, ma al massimo qualche nuovo cartellone “fake” in stile Trump.
Gruppo Montorio Guarda Avanti
I consiglieri
Eleonora Magno e Andrea Guizzetti