Dopo sette anni di amministrazione regionale da parte del centrodestra, la situazione del nuovo ospedale di Teramo resta sostanzialmente immutata.
Nonostante proclami e annunci trionfalistici, nessun progresso reale è stato compiuto.
Con grande enfasi, il presidente Marco Marsilio ha recentemente comunicato il recupero di 38 milioni di euro destinati alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera. Tuttavia, dietro la retorica politica si cela una verità ben diversa: i fondi effettivamente disponibili ammontano oggi a circa 120 milioni di euro, esattamente la stessa cifra prevista otto anni fa. In sostanza, non è stato aggiunto un solo euro rispetto a quanto già stanziato dalla precedente amministrazione regionale.
“Si tratta di un vero e proprio gioco delle tre carte – affermano i rappresentanti del centrosinistra –. Se davvero la Regione avesse voluto procedere con la costruzione dell’ospedale nell’area di Villa Mosca, avrebbe potuto farlo già nel 2019, anno in cui il Comune di Teramo individuò tale sito come idoneo ad accogliere il nuovo nosocomio. Oggi, invece, il progetto resta fermo ai blocchi di partenza.”
Per completare interamente la nuova struttura, servirebbero quasi 300 milioni di euro. Alla luce di questi numeri, appare evidente che non vi sia alcun motivo per festeggiare.
A destare ulteriore preoccupazione è la scelta annunciata da Marsilio di procedere “per lotti funzionali”, una formula che rischia di tradursi in una realizzazione parziale e frammentata dell’opera. Con le risorse attualmente disponibili, infatti, si corre il rischio concreto di costruire solo una porzione marginale dell’intero complesso. “Come è stato ironicamente osservato – commentano – se tutto andasse per il verso giusto, le somme disponibili basterebbero appena a edificare il vano caldaie”.
Dopo sette anni di governo regionale, non solo non sono stati aggiunti nuovi fondi rispetto a quelli già accantonati dalla giunta D’Alfonso, ma permane anche un’incertezza sostanziale sulla natura stessa dell’intervento. La Regione non ha ancora chiarito quale tipo di ospedale intenda realizzare, né quali reparti e servizi saranno garantiti al territorio teramano. Rimane inoltre irrisolta la questione dei DEA di II livello, elemento cruciale per la qualità e la funzionalità del sistema sanitario provinciale e regionale.
Già nei mesi scorsi, i consiglieri regionali Dino Pepe, Sandro Mariani e Giovanni Cavallari avevano presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sui due nodi centrali della vicenda – finanziamenti e funzionalità – ma, a oggi, la giunta non ha fornito risposte concrete né un cronoprogramma realistico.
Nel frattempo, mentre la maggioranza di centrodestra continua a moltiplicare annunci e promesse, la sanità abruzzese versa in condizioni sempre più critiche: servizi peggiorati, tempi di attesa in aumento e cittadini costretti a pagare tasse più alte senza ricevere in cambio alcun miglioramento tangibile.
“È arrivato il momento di dire la verità ai cittadini teramani – concludono –: dopo sette anni di governo regionale, Marsilio ha semplicemente rimesso in bilancio risorse già stanziate dalla precedente amministrazione per il nuovo ospedale, fondi che egli stesso in passato aveva destinato ad altri interventi. Un comportamento che dimostra, ancora una volta, la mancanza di una visione strategica e di un impegno concreto per il futuro della sanità nella nostra provincia.”
I Consiglieri regionali: Dino Pepe, Sandro Mariani, Giovanni Cavallari
Il Sindaco di Teramo: Gianguido D’Alberto
La Segretaria del Partito Democratico di Teramo: Pamela Roncone

