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Presentato a Mosciano il comitato spontaneo “Un Ospedale Centrale Provinciale”. Un comitato aperto alla libera adesione di tutti i soggetti provinciali, pubblici e privati, singoli cittadini, associazioni: è questa la natura del sodalizio presentato oggi a Mosciano Sant’Angelo nato per contribuire alla discussione sulla realizzazione di un nuovo ospedale provinciale al servizio di tutti  ed alla riorganizzazione dell’intera rete sanitaria provinciale.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al Presidente Marco Battestini, i membri del direttivo tra cui  il Dr. Silvio Di Giuseppe (presidente  dell’Ordine dei Farmacisti), il dott. Ercole Core (medico di base), il Sindaco di Mosciano Giuliano Galiffi e Mirko Rossi Capogruppo di Maggioranza del Comune di Mosciano Sant’Angelo che hanno riepilogato il percorso che ha portato alla costituzione del Comitato stesso e le argomentazioni a favore della realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero baricentrico rispetto all’intero territorio provinciale.
“L’iniziativa è nata quando si è appreso che la ASL di Teramo sta vagliando un progetto per la realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero di 660 posti letto in loc. Piano D’Accio di Teramo. Abbiamo raccolto l’input lanciato dal Consiglio Comunale lo scorso aprile con l’approvazione di una mozione che rappresentava i punti di forza per la realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero provinciale” dichiara il presidente del Comitato Marco Battestini “e intorno a questa idea ben presto si sono coagulate personalità che rappresentano i diversi punti di vista della società in merito al fabbisogno ospedaliero: semplici cittadini, medici di base, farmacisti, professionisti ed amministratori”.
Il comitato è nato durante lo scorso mese di maggio ma, per precisa scelta dei suoi costituenti, ha deciso di presentarsi alla cittadinanza solo al termine del periodo elettorale che ha coinvolto diversi comuni teramani proprio per essere scevro da discussioni propagandistiche e strumentali e poter confrontarsi seriamente e serenamente nel merito del tema con le istituzioni coinvolte e con tutta la cittadinanza.
“L’obiettivo primario è quello di aprire una discussione seria e argomentata, non improntata sui campanilismi sterili, in merito all’opportunità per la nostra Provincia di dotarsi finalmente un nuovo presidio ospedaliero di qualità, al servizio di tutta la popolazione e che possa essere fulcro attrattore di mobilità attiva limitando l’esodo sanitario che affligge ormai da decenni il nostro territorio” è questo l’obiettivo primario esplicitato nel corso della conferenza stampa da parte dei presentatori.
“Per far si che questi obiettivi siano raggiungibili è necessario fare una scelta coerente ed obiettiva  legata ad una discussione che  abbia come unico punto di riferimento  l’interesse di tutti i cittadini della Provincia a poter usufruire di una struttura, nuova, moderna, efficiente, qualificata a cui poter affidare la cura della propria salute: il territorio  che garantisce meglio di ogni altro facilità e rapidità di accesso a tutta la popolazione teramana è quello a ridosso della zona di Mosciano Stazione all’intersezione tra tutte le infrastrutture viarie esistenti (Autostrada A14, Teramo-mare, S.S.80, terminal bus, ferrovia)
“La ASL nel recente passato ha svolto uno studio di fattibilità in diverse aree nel territorio provinciale e l’unica zona che ha tutti i requisiti richiesti (qualità ed estensione della superficie disponibile, vincoli ambientali, infrastrutture esistenti, indice di pericolosità sismica etc etc) è quella di Mosciano Stazione: da scelte differenti scaturirebbe una diminuzione dell’offerta di servizi ai cittadini teramani ed il conseguente fallimento degli obiettivi che tutti ci auguriamo”
“Proprio in questi giorni l’assessorato regionale alla sanità sta discutendo del riordino della rete ospedaliera e confidiamo siano fatte scelte ponderate, sia in merito ai nuovi presidi ospedalieri che alla corretta implementazione e/o riconversione sanitaria degli esistenti”.  Anche su quest’ultimo punto il comitato si propone di avviare un’efficace interlocuzione con le istituzioni regionali e la ASL di Teramo, con i sindaci dei comuni teramani, con i rappresentanti del mondo sanitario (medici di base, medici ospedalieri, professionisti sanitari) e con i portatori di interesse e rappresentanti dei cittadini. A questo scopo, tra qualche settimana, sarà organizzato un convegno nel quale, confrontandosi con esponenti e rappresentanti delle istituzioni e della sanità territoriale, sarà spiegata nel dettaglio la proposta avanzata.

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