Negli ultimi mesi, il tema delle liste di attesa, come è giusto che sia, ha assunto la massima centralità nei mezzi di informazione nazionali e locali, evidenziando le criticità che caratterizzano il sistema sanitario nazionale e, indistintamente, le regioni italiane.
La presente nota congiunta intende contribuire ad informare i cittadini circa alcuni specifici temi, che hanno catalizzato l’attenzione dei mass media, degli organismi di rappresentanza, della politica e della cittadinanza.
Il tema che intendiamo affrontare, in questa sede, è quello delle pre-liste o liste di galleggiamento, una metodologia operativa di governo delle liste di attesa ampiamente diffusa su scala nazionale (ex multis, Veneto, Valle D’Aosta, Lombardia, Toscana, etc.)
Sul punto, intendiamo chiarireche:
E’ giusto ricordare che un lungo ed impegnativo lavoro è stato condotto, negli ultimi anni, dalle Regioni, dall’Agenas, dal Ministero della Salute, al fine di disciplinare il complesso universo delle liste di attesa, armonizzando – tra l’altro – le strategie di governo delle liste di attesa. Tale processo ha superato ampiamente la fase preparatoria e si accinge ad approdare alla fase ratifica legislativa e regolamentare.
Su base regionale, sarà ora necessario, anche in considerazione dei nuovi scenariprefigurati dal D. L. 7 giugno 2024, n. 73, che introduce importanti misure di accesso surrogatorio, qualora le Aziende sanitarie non siano in grado di garantire le prestazioni entro la tempistica fissata dalla normativa vigente (utilizzo dell'attività libero-professionale intramuraria, delle prestazioni aggiuntive o del sistema privato accreditato), standardizzare ed armonizzare le diverse modalità organizzative poste in essere, proprio al fine di dare piena attuazione al Piano regionale per il governo delle liste di attesa (DGR 265/2019).
Inoltre, le ASL – in forza dei nuovi modelli organizzativi e digitali introdotti – promuoveranno ulteriomente il potenziamento del back-office, come già fatto del corso dell’esercizio 2023. Anche nei Piani di razionalizzazione appena presentati alla Regione Abruzzo, le ASL non hanno decrementato le risorse umane dedicate a queste preziose attività, che si fonda sui richiamati strumenti di governo delle liste di attesa.
In conclusione, riteniamo che, in materia di liste di attesa, molto impegno sia stato profuso per garantire ai cittadini-utenti servizi il più efficaci e tempestivi possibili.
Siamo perfettamente consapevoli che persistano ancora situazioni di criticità che, con il supporto della Stato centrale, della Regione e dell’Agenzia sanitaria regionale, intendiamo contrastare con le nostre migliori intenzioni ed energie.
I DIRETTORI GENERALI
ASL n. 1 Prof. Ferdinando Romano
ASL n. 2 Dott. Thomas Schael
ASL n. 3 Dott. Vero Michitelli
ASL n. 4 Dott. Maurizio Di Giosia