La paziente D.A.C., teramana di 66 anni, presentava da molti anni una distrofia corneale di Fuchs bilaterale con un visus ridotto nell’occhio destro. D.A.C. è stata dapprima sottoposta a intervento di cataratta in cornea già scompensata senza complicanze e in un secondo momento, dopo aver ricevuto la cornea già pretagliata dalla Banca degli occhi di L’Aquila, è stato eseguito l’intervento di cheratoplastica lamellare posteriore (DSAEK).
L’intervento, eseguito dal dottor Riccardo Gizzi, è durato circa 45 minuti e la paziente è rimastaricoverata una notte per mantenere la posizione richiesta nel post operatorio. D.A.C. è poi statadimessa con terapia locale. Sono stati programmati controlli ravvicinati per valutare la salute del lembo corneale trapiantato e per documentare il graduale recupero visivo.
La cheratoplastica endoteliale è un tipo di trapianto di cornea lamellare (ovvero a spessore parziale) indicato per le malattie che colpiscono lo strato più interno della cornea, detto endotelio. La disfunzione dell’endotelio corneale può insorgere dopo chirurgia oculare (ad esempio, dopo l’intervento di cataratta) o in seguito alla distrofia di Fuchs, una patologia genetica che si manifesta generalmente tra 40 e i 60 anni. Quando l’endotelio corneale funziona male, si verifica un accumulo di acqua all’interno della cornea che ne determina una perdita di trasparenza, con conseguente visione annebbiata. La cheratoplastica endoteliale prevede la sostituzione dell’endotelio malato con un nuovo strato proveniente dalla cornea di un donatore deceduto. Questo intervento è meno invasivo rispetto al trapianto di cornea a tutto spessore, consente un recupero visivo più rapido e un risultato finale migliore.L’intervento viene eseguito con anestesia locale. Dopo la dimissione è possibile riprendere da subito le attività quotidiane come la guida e la lettura. Per ridurre il rischio di rigetto viene prescritta una terapia farmacologica continuativa a base di collirio antinfiammatorio da somministrare una volta al giorno. “L’intervento eseguito in Oculistica”, commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia, “va inserito nel percorso di innovazione continua che caratterizza tutte le attività della nostra azienda, con il fine ultimo di fornire alla cittadinanza prestazioni sanitarie di qualità e livello sempre più elevato”.