Ha per oggetto “Definizione Dea di II Livello e realizzazione del nuovo ospedale di Teramo”, l’interpellanza regionale presentata dai consiglieri Sandro Mariani, Dino Pepe e Giovanni Cavallari. In primis, i tre firmatari ricordano tutti i passaggi normativi e, in particolare: “ il piano approvato dalla Regione Abruzzo che prevedeva la realizzazione di uno studio fattibilità per la riallocazione delle discipline di alta specializzazione da effettuarsi entro sei mesi dall'approvazione del documento, l'adeguamento del layout alle esigenze organizzative entro 12 mesi, l'individuazione definitiva dei Dea di Il livello e l'avvio del processo di riallocazione delle discipline di alta specializzazione entro 24 mesi e il completamento, entro 36 mesi, del processo di trasferimento delle discipline di alta specializzazione; la conservazione dei quattro ospedali dei comuni capoluogo come presidi hub per le reti tempopendenti è prevista, nello stesso piano approvato dalla Regione, "nelle more dell'attuazione delle azioni che saranno messe in atto per l'individuazione dei DEA di secondo livello'
• ad oggi non si ha contezza del rispetto o meno dei tempi previsti dal piano regionale e delle
• eventuali decisioni assunte in merito agli ospedali di secondo livello
• che, nonostante gli impegni assunti in più occasioni dalla Regione Abruzzo rispetto ad un confronto fattivo con il Ministero della Salute per il superamento del decreto Lorenzin, non risulta ad oggi
• nessuna discussione pubblica in merito
• che ad oggi, a fronte di quanto previsto nel piano regionale, la sanità teramana continua ad essere penalizzata e questo sia perché risulta come hub per le reti tempo dipendenti esclusivamente per la rete delle emergenze cardiologiche sia perché è sprovvista, nell'ospedale di Teramo, di una vera e propria TIN, prevista invece per tutti gli altri tre hub di riferimento regionali. A questo si aggiunge l'accorpamento della centrale operativa del 118 su L'Aquila. Aspetti che di fatto la penalizzano già in partenza rispetto all'individuazione degli ospedali di secondo livello
la Regione Abruzzo, ed in particolare la ASL di Teramo, hanno a disposizione solo 120 milioni per la realizzazione di un nuovo Ospedale, che vada a sostituire il Presidio "Mazzini" ormai obsoleto, e che tali fondi non sono assolutamente sufficienti a portare avanti un intervento di tale complessità;
• la Regione Abruzzo, per il tramite di autorevoli esponenti sia della Giunta Regionale che del Consiglio Regionale, ha più volte manifestato la volontà di stanziare le risorse necessarie per integrare il finanziamento ministeriale ad oggi disponibile ai fini della realizzazione del nuovo
Ospedale; la Regione Abruzzo, insieme alla direzione della ASL di Teramo, ha presentato lo scorso 16 dicembre il progetto di fattibilità per la realizzazione del nuovo ospedale, prevedendo un costo per la realizzazione di 286 milioni di euro»
i consiglieri chiedono quindi al Presidente Marsilio e all’assessora Verì: «Come la giunta regionale intenda dare attuazione a quanto previsto a pagina 17 dell'allegato 2 della legge
recante "ATTUAZIONE DEL DM 2 APRILE REINGEGNERIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE SANITARIA - RETE OSPEDALIÉRA" circa la definizione dei DEA di Il livello, con specifico riferimento all'Ospedale di Teramo» e soprattutto: «Con quali risorse la Regione Abruzzo intende sostenere finanziariamente (286 milioni di euro) la realizzazione dell'opera considerata la disponibilità attuale di 120 milioni di euro. Quali iniziative, relativamente alle procedure amministrative, sono state ad oggi concluse; quale l'iter e con quale crono programma si intende procedere».