Una situazione ai confini della realtà. Questo il commento - in toni sarcastici - del gruppo provinciale di opposizione “La forza del territorio” sul rinvio del consiglio comunale di Teramo, previsto per oggi, che aveva fra i punti all’ordine del giorno, l’autorizzazione alla realizzazione dei musp (i moduli prefabbricati) in area Cona. Come anche denunciato dai consiglieri comunali di minoranza del comune di Teramo, il progetto presentato in commissione urbanistica non risulterebbe conforme a quello oggetto di discussione in consiglio comunale; peraltro, privo di elaborati, documenti e pareri funzionali all’approvazione stessa. E’ chiaro che il comune di Teramo e la Provincia di Teramo viaggiano su strade parallele - sottolineano i consiglieri della Forza del Territorio - e non si incontrano mai, seppur figli della stessa famiglia politica legata al centrosinistra. La Forza del Territorio ricorda di essersi fatta, sin da subito, parte attiva nel processo di ricostruzione del Delfico, e al contempo rimarca come ogni tentativo di collaborazione, nell’interesse della intera comunità teramana (studenti, insegnanti, famiglie ed indotto che ne deriva), sia stato rinviato al mittente, in primis dal presidente della Provincia Camillo D’Angelo. Per sua scelta rimasto sordo ad ogni sollecitazione. Del resto in Consiglio Provinciale, al netto dei lavori di somma urgenza sulla ridistribuzione degli studenti nell'immediatezza del sequestro del Delfico, le forze politiche rappresentate non hanno mai potuto confrontarsi sul tema, perché un ordine del giorno dedicato non e' mai stato oggetto di discussione o confronto. Tutta la Provincia è rimasta in balia degli annunci del solo Presidente, secondo cui già il 2 Gennaio sarebbero partiti i lavori di un faraonico progetto basato sui musp, per i quali sono stati già spesi dai contribuenti 1.200.000€. Prima vengono spesi i soldi, poi saranno approvati (forse) i progetti. Siamo sicuri che i moduli, in origine acquistati per la sede della D'Alessandro, siano conformi per l'area Cona? Insomma un avvicendarsi di scelte in totale solitaria da parte del Presidente D'Angelo che, da subito, ha preferito allontanare le sue decisioni dal democratico confronto politico del Consiglio provinciale, con una Maggioranza di fatto muta e supina, quasi per niente scossa, da quanto accaduto. Ecco perché la costituzione della consulta del Delfico, proposta da noi consiglieri di minoranza ed approvata all’unanimità, si è rivelata, ad oggi, un mero esercizio di retorica politica - conclude “La forza del territorio“ - così come le quattro convocazioni della commissione di vigilanza andate sempre deserte.L’anno scolastico sta per volgere al termine, non si hanno notizie sul dissequestro, ma resta il rammarico che le istituzioni, non hanno saputo o voluto dare le dovute risposte ad un’intera provincia, che inerme ancora resta in attesa. Il nostro pensiero di preoccupazione e solidarietà, infine, va rivolto ai ragazzi: studenti, convittori e nuovi iscritti che, nonostante tutto, insieme agli insegnanti ed alle loro famiglie, sono l'esempio concreto della vera resilienza civile; quella dalla quale noi eletti-tutti-dovremmo imparare e ripartire.
La forza del territorio