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Quattro titoli presentati nei festival cinematografici internazionali sono la proposta

di maggio di Alternativa Cinema, la rassegna d’essai dello Smeraldo Cinema di

Teramo, giunta alla 32esima edizione. Proiezioni alle 17:30 e alle 21:30. Biglietto 6

generazione_romantica_locandina.jpgil_caso_belle_steiner_locandina.jpgeuro.

Primo film in scaletta, giovedì 8 maggio, è “Generazione romantica” (Cina, 2024,

111’) di Jia Zhangke, in concorso al 77° Festival di Cannes. Datong, Cina

settentrionale: la storia parte nel 2001, quando inizia un fenomeno di emigrazione

dall'entroterra verso le grandi città, e termina con la pandemia del 2020. Il

racconto attraversa vent’anni di mutamenti tecnologici e culturali in Cina

seguendo le dinamiche amorose di una coppia. Per Guo Bin (Li Zhubin) e Qiao

(Zhao Tao, moglie e musa del regista), anime gioiose e fragili, la vita scorre leggera

a ritmo di musica. Intanto il progetto della diga delle Tre Gole incombe e Bin decide

di partire per non meglio precisati affari. Manterrà la promessa di tornare? Qiao si

fida e lo aspetta. Poi, preso atto che i giorni delle canzoni sono finiti, la ragazza si

mette in viaggio per cercarlo. Venti anni dopo i due si incontrano nuovamente a

Datong.

Giovedì 15 maggio è in scaletta il giallo psicologico “Il caso Belle Steiner” (Francia-

Belgio, 2024, 100’) di Benoît Jacquot, tratto liberamente dal romanzo del 1952 “La

morte di Belle” di Georges Simenon. Insegnante di matematica in provincia nel

liceo Simenon (!), Pierre Constant (Guillaume Canet) è felicemente sposato con

Cléa (Charlotte Gainsbourg), titolare di un negozio di ottica. In casa ospitano per

un po’ l’adolescente Belle, figlia di un'amica di Cléa (Gainsbourg). Una mattina

Belle non scende a colazione e viene trovata strangolata nella sua camera. Unico

in casa al momento della morte della ragazza, Pierre diventa il principale

sospettato. Però mancano un movente, indizi chiari, prove.

SMERALDO S.R.L.

Via Maestri del Lavoro, 5 – 64100 Teramo (TE) – Tel. 0861.415778

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – P.IVA 00301620670Giovedì 22 maggio ecco il mélo “Sotto le foglie” (Francia, 2024, 102’)

ventitreesima regia di François Ozon, attento ritratto femminile nell’autunno della

vita (come suggerisce il titolo originale “Quand vient l’automne”) e delle dinamiche

familiari, con sfumature noir. L'anziana Michelle (Hélène Vincent) vive la pensione

in un villaggio della Borgogna e ama raccogliere nei boschi con l'amica Marie-

Claude (Josiane Balasko) i funghi e cucinarli. La sua unica pena è la figlia Valérie

(Ludivine Sagnier), che le rinfaccia il passato e il troppo amore per il nipotino Lucas

(Garlan Erlos). Il rapporto peggiora ulteriormente quando, per una quiche di funghi

tossici, Valérie accusa la madre di aver tentato di avvelenarla e le proibisce di

vedere Lucas. Intanto entra in scena Vincent (Pierre Lottin), figlio di Marie-Claude,

appena uscito di prigione.

In calendario giovedì 29 maggio il poetico film iraniano “Il mio giardino persiano

(Iran, Francia, Svezia, Germania, 2024, 96') di Maryam Moghaddam e Behtash

Sanaeeha, tra i titoli più amati nella Berlinale 2024, dove ha vinto il Premio della

giuria ecumenica. A Teheran la settantenne Mahin (Lili Farhadpour) dopo un lungo

periodo di lutto si riaffaccia alla vita. Trascorso un divertente pranzo con le amiche

capisce che è ora di rompere la solitudine. Conosciuto casualmente l'anziano

tassista Faramarz (Esmail Mehrabi), pure lui solo, lo invita nel suo giardino.

L’incontro si trasformerà in una serata indimenticabile e il desiderio di riaprirsi

all'amore avrà la meglio sulle regole sociali e le rigide leggi del regime islamico.