Presentata oggi l'edizione estiva di Let's get lost, storie di uomini e di jazz, organizzao da Music by Eder- Ricchissimo il cartellone, con eventi di grandissimo richiamo.
CAMPLI - PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
“La Notte Romantica nei borghi più belli d’Italia”
SABATO 21 GIUGNO ORE 22.00 serata inaugurale - INGRESSO LIBERO
DIEGO AMADOR y JOSÉ MARIA BANDERA “Paqueando” DANILO DI PAOLONICOLA “plays Charlie Parker”
DIEGO AMADOR y JOSÉ MARIA BANDERA “Paqueando”
DIEGO AMADOR
Nelle strade del quartiere di Siviglia, noto come "le 300 case", è cresciuto Diego Amador, il più giovane di otto fratelli. La sua famiglia, di etnia zingara è sempre stata segnata dalla musica. La tradizione flamenca era qualcosa di naturale per gli Amador: una linea di artisti che aveva già lasciato il segno nel mondo attraverso i suoi fratelli maggiori, rivoluzionari con il gruppo Pata Negra che hanno usato ritmi flamenchi con strumenti come basso e batteria, la chitarra e il pianoforte. La chitarra e il canto flamenco erano parte del suo essere, ma il Jazz gli ha presentato nuovi suoni come quello del piano, strumento irraggiungibile. In mancanza di risorse l'ingegno può tutto, staccava la stufa catalitica dalla parete, chiudeva gli occhi e nella sua visualizzazione, poteva sentire i tasti. Suo padre, un grande osservatore, riuscì a portare a casa un vecchio organo Hammond. Da quel momento, senza abbandonare la sua eredità flamenca, Diego ha fuso gli stili e creato un suono proprio, unico: è stato il pioniere nel portare la virtuosità della tecnica chitarristica flamenca al pianoforte e il primo ad accompagnare il cante Jondo con questo strumento. Diego non è solo un musicista, è un creatore instancabile che ha deciso di cogliere ogni opportunità per imparare, crescere e rivoluzionare il flamenco. I suoi dischi, rischiosi, non solo hanno sfidato il genere, ma hanno aperto nuove porte. Premi come quelli della critica specializzata "Hoy", i prestigiosi Giraldillos, la sua nomination ai Latin Grammy o il suo essere N 1 su Billboard USA sono solo alcuni dei riconoscimenti, ma per Diego il viaggio continua. Oggi, continua a esplorare nuovi strumenti e tecnologie per portare il flamenco ad un altro livello, fedele alla qualità e all'esigenza che lo hanno sempre caratterizzato.
JOSÉ MARIA BANDERA
Proveniente dalla vivace città meridionale di Algeciras, Cádiz (Spagna), José María Bandera Sánchez è un chitarrista spagnolo di flamenco. Nato nel 1960 in una stirpe di artisti del flamenco, ha iniziato il suo viaggio musicale a dieci anni, guidato dalle mani esperte di suo nonno, Antonio Sánchez. Fin da quei primi inizi, il talento di Bandera fiorì e presto si ritrovò a collaborare con le celebrità del flamenco nella sua amata patria. Nel 1985, la magnetica attrazione della fiorente scena del flamenco di Madrid ha portato Bandera a stabilirsi lì, alla ricerca di un legame più profondo con il robusto flamenco nella capitale spagnola. Fu durante questo periodo di trasformazione che ha onorato il leggendario palcoscenico del Tablao "Los Canasteros", condividendo le luci della ribalta con luminari come José Soto "Sorderita," l'incantevole La Macanita, La Tolea, e Juan Ramírez, tra una costellazione di altri artisti stellari.
Il suo notevole talento ha attirato l'attenzione del prestigioso National Ballet of Spain (B.N.E.). Per tredici anni, Bandera ha incantato il pubblico con la sua
eccezionale arte, offrendo performance mozzafiato di opere classiche intrecciate con le sue collaborazioni innovative con giganti della chitarra come Manolo Sanlúcar, Isidro Muñoz e Vicente Amigo. Il suo genio artistico non si è fermato all'esibizione; si è avventurato senza paura nella composizione, regalando ai B.N.E. pezzi musicali ispiratori come "A Ritmo y a Compás", un'incantevole opera di danza coreografata da Currillo, e "Grito," Una creazione emozionante per l'affascinante Antonio Canales.
Bandera ha condiviso il palco con Lola Greco, Merche Esmeralda, Antonio Canales, José Antonio, Joaquín Cortes, Javier Latorre ed Eva "Yerbabuena."
Nel 1989, il leggendario Paco de Lucía riconobbe il prodigioso talento di Bandera e lo invitò a partecipare allo spettacolo "Solo, Dúo, Trío", una sinfonia di tre chitarre. Insieme a Paco e Juan Manuel Cañizares, hanno intrapreso un tour trascendente, attraversando il globo, eseguendo oltre duecento concerti in tre anni trasformativi.
DANILO DI PAOLONICOLA “plays Charlie Parker”
Danilo di Paolonicola, pluripremiato organettista, fisarmonicista e compositore, presenta in prima assoluta un concerto unico nel suo genere, interamente dedicato alla musica di Charlie Parker, reinterpretata in accordion solo. Il progetto nasce dal desiderio di omaggiare uno dei padri fondatori del bebop e della storia del jazz, restituendone lo spirito innovativo attraverso il timbro profondo e versatile della fisarmonica. Con una sensibilità musicale raffinata e una tecnica di rara eccellenza, di Paolonicola affronta il repertorio parkeriano con rigore e creatività, offrendo una rilettura originale di brani iconici. Il concerto rappresenta un evento di grande rilievo artistico e culturale, capace di coniugare virtuosismo, sperimentazione e divulgazione musicale.
Di Paolonicola è uno dei più autorevoli interpreti italiani della fisarmonica in ambito jazz e world music. Diplomato in jazz presso il Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila, è stato il primo fisarmonicista italiano a ottenere tale titolo. Ha studiato con grandi maestri internazionali e si è esibito in prestigiosi festival in Europa, Stati Uniti, Sud America, Russia e Asia, collaborando con musicisti di fama mondiale. Vanta numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali e una ricca discografia che spazia dal jazz contemporaneo alla musica etnica, con una costante attenzione alla contaminazione tra linguaggi e culture. Accanto all’attività concertistica, svolge anche un’intensa attività didattica e di ricerca, contribuendo alla valorizzazione della fisarmonica come strumento moderno e poliedrico.
TERAMO – PIAZZA SANT’ANNA
GIOVEDÍ 3 LUGLIO ORE 21.30 – INGRESSO LIBERO
THE KINGS OF BLUES
SIR WALDO WEATHERS – sax, vocal
Sir Waldo Weathers è una leggenda del funk e del soul, conosciuto per il suo straordinario talento come sassofonista e cantante. Nato a Louisville, Kentucky, ha avuto una carriera stellare che lo ha visto collaborare con grandi nomi come James Brown, Michael Jackson e Phil Collins. Per anni è stato parte della James Brown Band, portando sul palco il suo inconfondibile stile energico e coinvolgente. Oggi, con il suo progetto Sir Waldo’s Funk Circus, continua a far ballare il pubblico con un mix esplosivo di groove funky e sonorità soul, rendendo ogni sua performance un’esperienza unica e travolgente.
TONY COLEMAN – drums
Tony Coleman è un batterista con una carriera che parla da sé. Originario della Florida, ha suonato con alcuni dei nomi più importanti del blues e del soul, tra cui Albert King, Etta James e Bobby "Blue" Bland. La sua vera svolta arriva con B.B. King, con cui ha condiviso il palco per p iù di 25 anni, diventando una parte fondamentale del sound della sua band. Con un approccio preciso e potente, Tony ha contribuito a definire il ritmo che ha fatto esplodere il blues in tutto il mondo. Oggi continua a esibirsi, mantenendo sempre alta l’energia e la passione per la musica che lo ha accompagnato per tutta la vita.
RUSSELL JACKSON – bass
Russell Jackson è un bassista che ha segnato la storia del blues. Nato a Memphis, ha iniziato la sua carriera con Otis Clay a Chicago, per poi entrare nella leggendaria band di B.B. King, con cui ha suonato per sette anni. È stato il primo a introdurre la tecnica del slap bass nel blues, portando un suono fresco e potente. Ha collaborato con artisti come Lucky Peterson, Matt Guitar Murphy e Kenny Neal, e ha guidato il suo gruppo, il Russell Jackson Band. Oggi, con il progetto Silent Partners, continua a portare il suo inconfondibile groove sul palco, mantenendo viva la tradizione del blues.
KENNY “BLUES BOSS” WAYNE – piano
Kenny “Blues Boss” Wayne è un pianista e cantante statunitense che ha dedicato la sua vita al blues, al boogie-woogie e al jazz. Nato a Spokane, Washington, nel 1944, ha iniziato la sua carriera musicale negli anni '60 a Los Angeles. Negli anni '80 si è trasferito a Vancouver, dove ha consolidato la sua reputazione come uno dei principali esponenti del blues canadese. Conosciuto per il suo stile energico e il suo abbigliamento distintivo, ha ricevuto numerosi premi, tra cui un Juno Award e il Lifetime Achievement Award dalla Jus’ Blues Foundation. Il suo album più recente, Ooh Yeah! (2024), ha ricevuto il riconoscimento come "Keyboardist of the Year" dalla Blues Foundation e dalla Living Blues Magazine. Con oltre sei decenni di carriera, Kenny continua a esibirsi in festival internazionali e a portare la sua musica al pubblico di tutto il mondo.
VASTI JACKSON – guitar
Vasti Jackson è un chitarrista, cantante e produttore statunitense originario di McComb, Mississippi. Con oltre 50 anni di carriera, ha collaborato con leggende del blues come Bobby "Blue" Bland, Johnnie Taylor e Denise LaSalle, e ha lavorato come direttore musicale per programmi televisivi come Blues Goin' On. Il suo album The Soul of Jimmie Rodgers è stato nominato ai Grammy Awards nel 2017 nella categoria "Best Traditional Blues Album". Vasti è anche attore e ha interpretato ruoli in spettacoli teatrali come Simply The Best – The Tina Turner Story e Robert Johnson: The Man, The Myth, The Music. Con il suo stile unico che fonde blues, soul, jazz e gospel, continua a portare la musica del Mississippi sui palchi di tutto il mondo.
SABATO 5 LUGLIO ORE 21.30 – INGRESSO CON BIGLIETTO
JAMES SENESE JNC “Chest nun è ‘a terra mia” 80 anni tour
James Senese, nato nel quartiere Miano di Napoli da madre napoletana e padre afroamericano, soldato statunitense, è una figura centrale nella scena musicale italiana. Esordisce negli anni Sessanta nel gruppo di Vito Russo e avvia un duraturo sodalizio con Mario Musella, proseguito con la formazione degli Showmen. Il suo talento si esprime appieno con la nascita dei Napoli Centrale, fondati insieme a Franco Del Prete: il loro jazz-rock si distingue per una forte componente popolare, come testimoniano album fondamentali quali Napoli Centrale, Mattanza e Qualcosa ca nu 'mmore. Tra le sue opere più apprezzate anche Zitte! Sta arrivanne 'o mammone (2001), che vede la partecipazione di artisti come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla e Raiz. Ha composto le musiche per il film No grazie, il caffè mi rende nervoso (1982), in cui recita anche nel ruolo di sé stesso. Senese è stato parte integrante dello storico gruppo che accompagnò Pino Daniele agli esordi (con Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Tony Esposito e Rino Zurzolo), con il quale ha collaborato anche in anni recenti, contribuendo all’album Ricomincio da Trenta. Nel 2005 è uscito il libro Je sto ccà. James Senese di Carmine Aymone, che ne racconta la vita e il percorso artistico. Lo stesso Senese si definisce così: «Sono nato nero e sono nato a Miano, suono il sax tra Napoli e il Bronx. Studio Coltrane dalla mattina alla sera, amo Miles Davis, i Weather Report, e ho sempre cercato un mio linguaggio personale, senza mai copiare. Il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita.»
Nel 2025 James Senese è protagonista di un nuovo tour nazionale, un viaggio musicale che celebra oltre sessant’anni di carriera, attraversando suoni, radici e impegno civile. Un’occasione unica per rivivere dal vivo la potenza espressiva e l’anima partenopea di uno dei grandi maestri della musica italiana.
VENERDÍ 18 LUGLIO ORE 21.30 - INGRESSO CON BIGLIETTO
PETE ROTH trio ft. BILL BRUFORD MATT SCHOFIELD trio
L'ex batterista degli Yes, King Crimson, Bill Bruford è uscito dal ritiro dopo tanti anni per unirsi alla band UK JAZZ WITHOUT BORDERS: THE PRT
THE PRT (The Pete Roth Trio) featuring Bill Bruford non è solo una band; è un'esperienza imperdibile che lascerà un'impressione duratura. Che si tratti di eseguire composizioni originali o di rivisitare classici, il Trio offre costantemente un'esibizione avvincente in una serata indimenticabile di brillantezza musicale
BILL BRUFORD
Noto a livello internazionale come musicista rock, il batterista Bill Bruford vanta anche credenziali
jazz impeccabili, avendo registrato, suonato e scritto musica per Al Di Meola, la Buddy Rich Orchestra, David Torn, Allan Holdsworth, Tim Garland, Django Bates, Iain Ballamy e Chris Botti, tra gli altri. Il successo iniziale ha spinto Bill, per natura un innovatore irrequieto e a disagio con il
sentiero ben battuto, in una carriera di 40 anni come bandleader e compositore. I suoi gruppi come Bruford ed Earthworks hanno aperto la strada con l'armonia avanzata nel rock negli anni '70 e '80; campionamenti, elettronica e metri dispari nel jazz elettrico negli anni '90; e innovazione
stilistica nel suo jazz acustico del 21° secolo. Il gusto di Bill per l'imprevedibile nelle esibizioni dal vivo lo ha portato a collaborare con decine dei migliori musicisti rock e jazz del mondo in una
ricerca infinita di ciò che è innovativo, insolito e improbabile. È stato votato nella Hall of Fame della rivista Modern Drummer (1990), nominato dalla rivista Rolling Stone come Greatest Drummer of All Time (2016) e inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro degli "Yes" (2017).
PETE ROTH
Pete Roth, artista versatile e affermato chitarrista di sessions, nato in Germania, dove il suo viaggio
musicale è iniziato nel cuore di una famiglia profondamente radicata nella musica. Alla tenera età di 11 anni, ha preso in mano la chitarra, gettando le basi per una dedizione duratura alla sua arte. Nei suoi anni di formazione, Roth ha trovato ispirazione nell'emozione cruda del blues e nell'energia elettrizzante del rock. Tuttavia, i suoi orizzonti musicali si sono ampliati quando si è avventurato in Inghilterra per studiare jazz. Lì, si è immerso nelle ricche complessità del genere, traendo ispirazione da luminari come Joe Pass, John Scofield e Julian Lage. Dotato di una vasta
gamma di influenze e di una passione per l'innovazione, Roth ha intrapreso una carriera da solista come leader, culminata nella registrazione di due album sotto l'egida della MGP Records. Tuttavia,
il suo viaggio artistico continua a evolversi, poiché ora si trova sulla soglia di una nuova impresa. Con gli occhi puntati sull'esplorazione di nuovi territori musicali, Roth è pronto a intraprendere la sua prima avventura in trio. È pronto a intrecciare melodie e ritmi intricati, dando vita a composizioni jazz fantasiose che troveranno riscontro in una nuova generazione di appassionati di musica.
MIKE PRATT
Mike Pratt è un contrabbassista e bassista, compositore e produttore con sede a Londra. All'inizio della sua carriera Mike è stato attratto dal funk acid jazz e dalla fusion scoprendo la musica della Weather Report Mahavishnu Orchestra e Return to Forever, poi Steps Ahead John Scofield Charles Mingus e Duke Ellington. Mike si è esibito ogni due settimane al Ronnie Scotts per diversi anni nell'ensemble Shorter Than Miles. Mike suona e scrive per il progetto jazz fusion KGQ con Kieron Garret con Dave O'Higgins e Duncan Eagles al sassofono con due album su 33 Jazz Records. Si è
esibito con Acantha Lang e Liane Carroll e al Cape Town Jazz Festival, al Jazz Cafe e alla Royal
Albert Hall, così come in molti locali jazz a Londra, nel Regno Unito e all'estero. Mike ha insegnato basso e composizione alla Kingston University. Di recente ha scritto e suonato con Laura Evans, Oliver Tompsett e Curiosity Killed the Cat, ha composto musica per Ford e la FIA e ha registrato i
bassi per il documentario Stewart. È direttore musicale del rockumentary teatrale dal vivo Seven Decades. Il trio di Pete Roth offre a Mike un'opportunità fin troppo rara di allontanarsi dal ruolo
tradizionale del basso per diventare un partner alla pari nell'interazione melodica, ritmica e armonica del trio. Mike unisce il suo amore per il groove all'orecchio di un compositore per suoni e tessiture innovative e un approccio creativo alla musica improvvisata.
MATT SCHOFIELD trio
Nato in Gran Bretagna, Matt Schofield è uno degli artisti più autorevoli e innovativi della scena blues contemporanea. Pluripremiato chitarrista, cantante, autore, produttore e band leader, Schofield continua da oltre trent’anni a superare i confini della tradizione blues britannica, fondendo tecnica, espressività e modernità in un linguaggio musicale unico e riconoscibile. Dopo più di vent’anni di carriera solista e tour in quasi 30 paesi, Schofield si è imposto come una figura di riferimento internazionale, ottenendo prestigiosi riconoscimenti: è stato nominato per tre volte "British Blues Guitarist of the Year", ha vinto il premio come "British Blues Album of the Year", ed è stato il primo chitarrista inserito nella British Blues Awards Hall of Fame. La rivista Mojo lo ha premiato con il "Blues Album of the Year", mentre Guitar & Bass Magazine lo ha inserito tra i "Top Ten British Blues Guitarists of All Time", accanto a leggende come Eric Clapton e Peter Green. Il suo stile chitarristico, fluido e melodico, ha influenzato una nuova generazione di musicisti e ha portato alla creazione di una linea dedicata di strumenti, tra cui l’amplificatore Two-Rock Matt Schofield Signature, ricercato dai chitarristi di tutto il mondo. La sua musica, che unisce profondità blues, groove jazz-funk e improvvisazione, prende forma in composizioni originali di grande forza espressiva. Apprezzato per la sua autenticità, la capacità di entrare in sintonia con il pubblico, una voce calda e coinvolgente e un virtuosismo mai fine a sé stesso, Matt Schofield rappresenta oggi una delle voci più autorevoli del blues moderno, capace di rinnovarne la tradizione con carisma e visione artistica.