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calcio Dal 24 settembre è autorizzata la presenza del pubblico durante le competizioni e gli eventi sportivi. Lo stabilisce un'ordinanza, voluta dal presidente Marco Marsilio e dall'assessore allo sport, Guido Liris. Il provvedimento prevede la presenza esclusivamente negli impianti sportivi al chiuso e all'aperto nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da preassegnare ai singoli spettatori per l'intera durata dell'evento. Ogni spettatore avrà  l'obbligo di occupare, per l’intera durata della competizione o dell'evento, esclusivamente il posto a sedere specificatamente assegnatogli, non potrà stare in piedi o spostarsi. Tra ogni spettatore, a prescindere se si tratti di soggetti del medesimo nucleo familiare o di conviventi o di congiunti, va assicurata, a carico del gestore, una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro, con distribuzione quanto più ampia e omogenea degli spettatori su tutti gli spalti. La capienza massima possibile è di mille spettatori per gli impianti all'aperto e 700 per quelli al chiuso. Bisognerà evitare l’affollamento nelle fasi di accesso e deflusso. Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutta la durata della competizione o dell'evento, se al chiuso; all'aperto la mascherina andrà indossata dall'ingresso fino al raggiungimento del posto e, comunque, ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso. Dovrà essere favorito l'utilizzo di tecnologie digitali automatizzando i processi di prenotazione, pagamento, registrazione agli ingressi. 
Il gestore dovrà attivare un numero sufficiente di varchi per evitare file e assembramenti, insieme ad apposito personale che svolga anche funzioni di controllo. Qualora i gestori prevedano il superamento del limite massimo di spettatori saranno tenuti a redigere un “Piano Operativo - Emergenza COVID-19” contenente adeguati dettagli sulla scelta operata e sulle relative soluzioni tecniche e gestionali che verranno adottate. Il piano dovrà essere approvato dal Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo che si avvarrà del parere del Gruppo Tecnico Scientifico Regionale. Resta comunque in capo al gestore dell’impianto la responsabilità sull’eventuale mancato rispetto delle norme.
"E' un passaggio che ho fortemente voluto insieme al governatore Marsilio - dice Guido Liris - per venire incontro alle legittime esigenze dei gestori e delle società sportive e per ridare linfa a un comparto molto importante. Resta inteso, però, che l'attenzione alla sicurezza sarà assoluta e l'applicazione delle norme dovrà essere rigorosissima. Vivere lo sport in presenza è auspicabile, ma la priorità è quella di evitare qualsiasi possibilità di contagio".