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di Elisabetta Di Carlo

Prosegue l’iter per la ripartenza calcistica. Oggi pomeriggio, quasi parallelamente, si sono svolte due riunioni, relative proprio al futuro del calcio teramano.
Nella prima, i soci fondatori della “Società Sportiva Dilettantistica Città di Teramo” (così si chiama, senza alcuna data aggiunta, come erroneamente indicato da altre testate), che sono quattro e cioè Romolo De Baptistis, Lorenzo Ponzuoli, Edy Rastelli e Alfonso De Berardis, si sono incontrati anche per pianificare tutte le prossime azioni, tra le quali l’apertura all’ingresso di altri soci o la raccolta di adesioni e contributi, come quello annunciato dall’imprenditore Filippo Di Antonio. A Nanni Cerulli dovrebbe andare la nomina a presidente onorario.
Nella seconda, in Comune, il Sindaco ha formalmente nominato la commissione che dovrà valutare le proposte arrivate. La commissione, presieduta dall’avvocato Gianni Gebbia, è composta dall’ex presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore, dall’avvocato Antonio Paoluzzi, dalla funzionaria comunale Valeria Cerqueti e da un altro funzionario del Comune, che sarà indicato nelle prossime ore.  Intanto, si apprende che le proposte arrivate sono tre. O meglio, le due (per la serie D e per l’Eccellenza) della “Società Sportiva Dilettantistica Città di Teramo” e quella presentata dall’imprenditore chietino Antonio Mergiotti, che non può essere considerata una vera proposta, ma una mera nota di interesse, mancante di molti requisiti. Sarà, quindi, scartata. Restano le due proposte della “ssd Città di Teramo” che, appena costituita, ha subito chiesto ed ottenuto l’affiliazione alla Fgci e ha aperto la partita Iva. Dettagli importanti, nella valutazione della proposta, che prevede anche un piano economico ponderato e sostenibile, ovvero 900 mila euro il primo anno, 900 il secondo e poco più di 1,1 milione il terzo. Il progetto, infatti, è triennale e prevede di fare nel primo anno (sul quale gravano anche i costi dei 300 mila euro di contributo una tantum alla Federazione e i 70 mila di iscrizione), un campionato di ripartenza, anche alla luce delle difficoltà nella costituzione ex novo di una squadra; nel secondo anno un campionato di mantenimento e di rafforzamento e nel terzo il ritorno in serie C. Un progetto considerato valido, dagli osservatori, anche alla luce dei rapporti con le giovanili della Bonolis e della considerazione del territorio, che dovrà essere elemento portante di tutta l’iniziativa. Al Comune spetta adesso la verifica della congruità della proposta e poi, se l’iter dovesse dare esito favorevole, sempre il Comune dovrà inviare una lettera di accreditamento alla Federazione, ma tutto questo non potrà avvenire prima del 25 agosto, quando si conoscerà l’esito del ricorso al Consiglio di Stato. Se, infatti, dovesse essere positivo e il Teramo avesse diritto a restare in serie C, allora ovviamente sarà quella la strada da percorrere, mentre se il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar, allora già dal 26 agosto si procederà con gli adempimenti relativi all’iter avviato dalla “ssd Città di Teramo”. Resta da risolvere, anche in fase di verifica della congruità, il “caso” del Notaresco che, come anticipato da certastampa (leggi qui), è una società di serie D con sede nel Comune di Teramo. Un problema da affrontare e risolvere, anche per quel che riguarda lo stadio Bonolis, anche se va detto che nella proposta, la “ssd Città di Teramo” ha indicato quale proprio campo di riferimento il campo dell’Acquaviva. Anche questo particolare dovrà essere valutato dal Comune, alla luce del fatto che il Sindaco ha ribadito di voler considerare il Bonolis quale sede delle partite del Teramo.