
La nostra montagna della Laga deve trovare le risorse dello sviluppo impegnandosi al suo interno, valorizzando le sue tradizioni, i suoi prodotti tipici, la sua bellezza naturale e la sua storia.
Occorre che i montanari si propongano ad avere nuove iniziative di produzione e di lavoro, serve di studiare e riflettere sulle nostre cose più appetibili per il turismo nazionale ed internazionale.
Dopo bisogna partire nel creare tante piccole iniziative di lavoro per produrre quello che è più richiesto e più tipico, occorre anche ristudiare tutta la nostra storia antica, bisogna ricostruire dalle origini la vita, gli episodi importanti, le tradizioni e le tipicità particolari di ogni nostro villaggio.
Ogni nostra chiesa rupestre, ogni nostro sentiero caratteristico, ogni sorgente particolare, ogni nostro torrente deve riavere chiara la sua storia per poterla diffondere con grande facilità ad ogni visitatore.
Bisogna costruire una nuova moderna vetrina di comunicazione di tutti i pregi delle nostre cose.
Successivamente occorre eliminare ogni timidezza, ogni apatia, ogni pigrizia e diventare veramente accoglienti per i visitatori e con grande orgoglio e serietà, offrire anche il meglio di noi e dei nostri prodotti.
Ognuno di noi deve scegliere e valorizzare quello che lo appassionava di più del suo territorio montano, dalle produzioni gastronomiche, all’artigianato, alla conoscenza accurata e particolare di parti del territorio e della sua storia, alle particolarità delle celebrazioni delle ricorrenze storiche religiose, alle antiche narrazioni legate ai vari luoghi caratteristici.
Quando avremo preparato la nostra immagine con i veri prodotti tipici, con una biblioteca della nostra storia, con un nostro gruppo di guide conoscitrici e divulgatrici del nostro territorio, riusciremo ad agganciare la curiosità di chi vuole vivere e conoscere i Monti Della Laga.
La nostra Catena montuosa, unica in marna argillosa e roccia arenaria di tutto l’appennino, con falde impermeabili di alta quota, con sorgenti tra le più alte dell’intera Europa, con un suggestivo meccanismo di canali di gronda orientali ed occidentali per costruire una delle più particolari dighe idroelettriche del mondo, il Lago di Campotosto, con rigogliose praterie elevate che sono state la culla della monticazione della pastorizia abruzzese e del Regno Delle Due Sicilie, con boschi di castagno e faggete di grande pregio, che hanno prodotto e producono ancora castagne e marroni pregiati, frutti di bosco e funghi prestigiosi, legnami da lavoro di grande qualità ed anche un volume impressionante di legna da ardere e, fino a poco tempo fà, anche un pregiato carbone vegetale, è sicuramente dotata di grande pregio.
Ed ancora, nella nostra storia, abbiamo prodotti e produciamo disordinatamente formaggi pecorini strepitosi, ricotte meravigliose, salumi, salsicce, prosciutti di grande qualità, raccogliamo forse le migliori patate ed i migliori fagioli d’Italia e non siamo stati capaci di valorizzare nulla.
Avevamo e forse abbiamo ancora anche delle ciliege, delle mele, delle prugne, del sorbo ed altri frutti di alta qualità.
Solo una ripartenza orgogliosa della nostra appartenenza ad un territorio montanaro, posizionato nel cuore dell’Italia centrale, ricco di storia, di tradizioni, di prodotti tipici particolari, potrà portarci verso una importante valorizzazione agro-forestale-turistica in grado di dare lavoro ed occupazione e di ripopolare i nostri villaggi.
Occorre anche richiamare l’attenzione di tutti i nostri emigrati sparsi numerosi in tutto il mondo e riaccendere il loro orgoglioso legame con la montagna natia.
Solo con tante offerte di unita positività per il nostro sviluppo, potremmo veramente accendere l’attenzione dei governi Regionali e Nazionali e riuscire ad attirare finanziamenti pubblici per la modernizzazione e razionalizzazione per la viabilità.
La viabilità, da sempre osteggiata dagli ambientalisti non montanari, rappresenta l’intervento prioritario per portare un grande sviluppo al nostro territorio, posizionato in una vantaggiosissima posizione geografica dell’Italia centrale in un luogo così particolare ove sono confinanti ben quattro regioni dell’Italia centrale ricche di storia millenaria, Abruzzo, Marche, Lazio ed Umbria.
Pensate se questa montagna della Laga Orientale, ricca di numerosissime dighe idroelettriche, ricca di boschi, con una grande potenzialità di energia rinnovabile, con tantissimi prodotti gastronomici tipici, vicinissima a terre costiere ricchissime degli oli extra vergini d’Oliva e di vini tra i più pregiati, distante solo 12 Km.tri in linea d’aria dalla Laga Occidentale, percorsa dall’antica strada SS4 Salaria e di conseguenza vicinissima anche alla storica e famosissima Città di Amatrice, conosciutissima nel mondo anche per i suoi spaghetti, vicinissima anche ai Monti Sibillini, alle storiche Città di Arquata Del Tronto, Norcia, Cascia, Leonessa, ed all’alto Maceratese. Se questa nostra Montagna fosse facilmente raggiungibile comodamente con strade comode, provenienti dalla costa Adriatica, dalle città di Ascoli Piceno e Teramo e se con una viabilità pedemontana e di valico panoramico della catena dei Monti Della Laga, potesse offrire agevolmente tutta la vetrina dei suoi panorami, dei suoi prodotti particolari, dei suoi numerosissimi villaggi, dei suoi tanti laghi idroelettrici, dei suoi castagneti e faggeti rigogliosi, delle sue alte praterie fiorite, delle tantissime sorgenti di acqua pura, delle sue alte valli copiosamente innevate, delle sue tante chiese rupestri e dei suoi storici sentieri di comunicazione tra i paesi e di valico delle vette più alte, quanto grande sviluppo si potrebbe avere con queste uniche e fortissime attrazioni.
Questo nostro territorio montano, dimenticato dall’ignoranza di tanti politici Nazionali, Regionali , Provinciali e purtroppo anche Comunali, in collaborazione ed alleanza con le popolazioni ed i territori montani del vicino Gran Sasso D’Italia Teramano, potrebbe veramente arricchire l’intera Provincia di Teramo e valorizzare l’immagine turistica delle Regioni Centrali Italiane.
Pensando anche alla storia, troviamo notizie sulla strada romana Metella che valicava i Monti Della Laga, troviamo altre notizie sul tracciato del valico di Annibale nella sua battaglia contro i romani.
In questa catena montuosa, che separava, fino a poco più di centocinquanta anni fà, Lo Sato Pontificio dal Regno Delle Due Sicilie, dominavano le bande dei Briganti più famosi che lottavano duramente per la libertà dei poveri contro le classi nobili.
Tra il 1530 ed il 1690, nella nostra montagna di Rocca Santa Maria erano comparsi il leggendario Marco Sciarra da Castiglione (Re della Campagna) ed il formidabile pronipote Santuccio Da Froscia da Cesa, che guidavano un esercito di un migliaio di uomini e saccheggiavano le ricchezze ed i poderi dei nobili, ubicati in entrambi i territori dei due stati.
Nemmeno il tosto papa Sisto Quinto, nato nella vicina Grottammare nel Piceno, riuscì mai a farli catturare e nemmeno potè impedire la loro fuga verso la Repubblica Serenissima di Venezia che era anche alleata con la Piccola Repubblica di Senarica, oggi frazione del Comune di Crognaleto.
Negli anni del 1800, in rivolta contro i Francesi ed a favore dei Borbonici i nostri montanari con a capo il brigante Don Donato De Donatis, occupò la fortezza di Civitella Del Tronto, cacciò i francesi e fece rientrare i regnanti Borbonici.
Anche Settant’anni fa’, nella lotta contro il Nazi-fascismo il nostro Bosco Martese ed anche la frazione Pietralta del comune di Valle Castellana furono i luoghi della prima vera e forte reazione ai regimi che opprimevano la libertà dei popoli.
La battaglia del Bosco Martese segnò l’inizio della caduta del regime dittatoriale ed, anche se noi cittadini Teramani e Montanari del posto non abbiamo mai saputo valorizzarla come un grande simbolo per la conquista della libertà e della democrazia in Italia, resterà pur sempre un episodio di grandissimo valore storico.
Anche la Battaglia del Bosco Martese con i suoi monumenti ed i suoi luoghi, segnati dagli episodi della storia, potranno rappresentare un grande potenziale di valorizzazione turistica per la nostra montagna.
Nel nostro territorio della catena dei Monti Della Laga abbiamo anche singolari ricordi storici ed architettonici.
A Valle Castellana tantissime cose come la diga di Talvacchia, i villaggi storici di Collegrato, Laturo, Corvino, Valloni, Vignatico, Piano Maggiore, Serra, Basto e tanti altri, Il Castello di Re Manfrino, il Castello di Vallinquina, La Ciuffa di Bonifacio con i resti di un convento di Benedettini, i resti del convento dei francescani cappuccini erboristi del Cavallaro, posto tra le frazioni di Coronelle e Valle Fara, Le Grotte degli eremiti della Montagna dei Fiori, le rocce di Pietralta, gli abitati di San Vito e Villafranca, Gli edifici storici di Pascellata, Coronelle , Fornisco, Prevenisco, Mattere, Piano Maggiore, Macchia da Sole e Da Borea ecc.
A Rocca Santa Maria i paesi natii degli storici briganti Marco Sciarra e Santuccio Da Froscia, Castiglione e Cesa, Il più rigoglioso Bosco Martese, famoso per la battaglia e per i cantieri boschivi del Ceppo, i più grandi del 900, con la teleferica del 1930 con il salto più alto di Europa e con la sorgente di acqua pura,” Fonte A Fregna”, posta a 2250 mt.s.l.m. e con tanti bellissimi paesi e meravigliose e semplici chiese rupestri.
A Cortino il bellissimo colle del Bilanciere, la chiesa con i resti romani di Pagliaroli, l’abetaia di Cortino, l’alto prato e la fortezza di Piano Roseto, i magnifici villaggi pastorizi di Cortino, Lame, Padula e Macchiatornella, il Santuario della Madonna della Laga di Padula e di San Paolo di Pezzelle.
Sulla parte Laga del Comune di Crognaleto tante bellissime frazioni di alta quota, Alvi, Tottea, Cervaro, Cesa Castina, Valle Vaccaro ecc., la vetta del Monte Gorzano tante bellisime chiese e lo storico Santuario della Madonna Della Tibia nei pressi di Piano Roseto e del villaggio di Crognaleto.
Nella parte Laga del Comune di Crognaleto ricadono anche le frazioni storiche di Senarica e Poggio Umbricchio, molto famose per il Brigantaggio e per i rapporti con la Repubblica Serenissima di Venezia.
Nel Comune di Crognaleto scorre anche il fiume Vomano che raccoglie ed alimenta l’acqua di tante dighe idroelettriche.-
Se ci riflettiamo bene, parlando dei soli quattro Comuni Orientali dei Monti Della Laga abbiamo elencato una quantità di risorse storiche e monumentali che difficilmente sono presenti in territori ben più vasti e ben più popolosi.
Occorre convincere i nostri compaesani, compresi quelli ancor più numerosi emigrati nel mondo, che, se crediamo nell’impegno del lavoro, nella bontà e tipicità dei nostri prodotti, nella bellezza naturale, paesaggistica e storica del nostro territorio, possiamo valorizzarlo e farlo diventare, per la sua storia e la sua posizione geografica, un vero gioiello dell’Italia Centrale.
Parallelamente, senza inutili grida, dobbiamo astutamente con furbizia ed uniti solidariamente convincere la politica Regionale e Nazionale che una modernizzazione della viabilità minore tra i vari Comuni Orientali dei Monti Della Laga ed una viabilità per il collegamento di Valico con i Comuni Occidentali dei Monti Della Laga può veramente far esplodere lo sviluppo agro-silvo-pastorale-storico-ambientale e turistico di questo territorio, posto nel cuore dell’Italia e vicinissimo, anche senza utilizzi autostradali, alla città eterna di Roma.
Cari giovani sindaci riunitevi insieme con tutti i consiglieri dei vostri Comuni e, superando la vostra inutile appartenenza politica, alleatevi e programmate le vostre azioni per attrarre e convincere i nostri giovani montanari a resistere e lottare per lo sviluppo senza più sentirsi scoraggiati e desiderosi di andarsene.
Risvegliate il loro orgoglio di alta quota, aiutateli a riscoprire ed individuare le nostre migliori risorse da valorizzare.
Solidariamente e senza introdurre nessuna lotta vile di campanile, unitevi come un unico Consiglio, che rappresenta tutto il territorio orientale dei Monti Della Laga, che è sceso in campo per produrre e valorizzare il meglio dei suoi prodotti tipici agro-silvo-pastorali, che affiderà ai suoi laureati montanari lo studio, la scrittura e la divulgazione della storia delle popolazioni dei Monti Della Laga, che segnalerà i luoghi, i villaggi, le chiese ed i monumenti più rappresentativi e che si impegnerà ad istruire l’intera popolazione per renderla fortemente ed elegantemente accogliente ed ospitale nei confronti di ogni nostro visitatore.
Questo nuovo modello potrà essere anche trasmesso e partecipato anche con i territori Montani del Gran Sasso Teramano, Pietracamela e Fano Adriano, con un arricchimento reciproco dell’intero territorio della Montagna Teramana, che potrà coinvolgere anche le città storiche più importanti collinari, Civitella Del Tronto, Campli, Montorio Al Vomano, Castelli, Isola Del Gran Sasso, Atri ecc.
GLI ALTRI COMUNI DEI MONTI DELLA LAGA
Proseguendo dopo il territorio del Comune di Crognaleto, troviamo il Comune di Campotosto con il suo lago idroelettico a 1250 m.s.l.m., alimentato con le acque raccolte e trasmesse con due condotte-gallerie interrate, una orientale ed una occidentale, dalle numerosissime sorgenti di alta quota dei Monti Della Laga, con una portata di circa 16.000.lt/sec..
Dopo il Comune di Campotosto, incontriamo lo stupendo territorio del Comune di Amatrice e del Comune di Accumoli della Regione Lazio. Proseguendo, anche a pochissima distanza dal Comune di Norcia della Regione Umbra, arriviamo ai Comuni di Arcquata Del Tronto e di Acquasanta Terme della Regione Marche e richiudiamo il circuito con il Comuna Abruzzese di Valle Castellana.
PROPOSTE ORGANIZZATIVE
Per organizzare la rinascita economica e demografica della nostra montagna bisogna innanzitutto procedere ad una profonda sensibilizzazione dei nostri ragazzi, occorre farli sentire veramente orgogliosi di appartenere alla nostra collettività e fare tante riflessioni sulle nostre tradizioni, sulla nostra storia e sulle nostre potenzialità nel campo agrituristico e dei prodotti tipici locali ed anche dell’artigianato.
Dopo queste profonde e coinvolgenti ma rapide riflessioni bisogna passare all’individuazione dei primi settori operativi importanti i primi dei quali ben evidenti sono quelli:
Allevamento zootecnico:
Ovino-Caprino-Con produzione di carni pregiate di agnello, di capretto e di ovino adulto-Produzione di formaggi tipici e micischia (Storica carne secca di ovino adulto).
Bovino-Produzione di carne pregiata di manzo e valorizzazione del latte bovino di montagna con vendita diretta e produzione di mozzarelle e formaggi bovino di alta qualità.
Suino-Riscoperta delle razze più adatte alla zona, ricerca studio sulle antiche tradizioni locali e produzione modernizzata con valorizzazione di tutti gli storici nostri salumi tipici .
Avicolo-Sviluppo di allevamento ruspante di polli, anatre e tacchini di grande qualità per la preparazione di una gastronomia di grande qualità.
Equino- Allevamento e selezione di asini e cavalli da poter educare ed utilizzare nelle escursioni sui curati sentieri storici della nostra montagna.
Funghi, tartufi e frutti di bosco:
Sapiente studio su tutti i prodotti micologici commestibili e sicuri che nascono, nel corso dell’anno nel nostro territorio montano.
Disciplinare sul periodo e sulle modalità di raccolta e conservazione.
Curata ricerca e studio sul loro impiego gastronomico in modo da poter creare un menù unico e particolare per ogni tipo di fungo mangereccio da poter pubblicizzare nel mondo e da caratterizzare la cucina dei nostri ristoranti.
Creazione e produzione anche di prodotti gastronomici da vendere in tutti i mercati.
Fagioli, patate ed ortaggi tipici
Grande caratterizzazione dei tipi di ortaggi, fagioli e patate tipiche del nostro territorio, riflessioni e studio gastronomico sul loro migliore utilizzo in piatti di prestigio. Anche la loro commercializzazione dovrà essere molto curata.
Vini e liquori tipici di montagna
Creazione di qualche cantina, in montagna, per la fermentazione più lenta dei mosti delle uve più pregiate delle colline Teramane con lo scopo della creazione di vini particolarmente aromatici ed effervescenti da utilizzare nei nostri ristoranti ed in nostre enoteche particolari.
Utilizzo delle erbe silvane locali e dei tanti aromi naturali per la produzione di caratteristici liquori tipici da commercializzare ed utilizzare nelle nostre particolari enoteche ed osterie.
Formaggio Pecorino della breccia
Nella zona dei pascoli di Acquaratola, Valle Piola, Macchia Da Sole e Piano Maggiore, sono presenti erbe montane di alta qualità che, nella storia, hanno
alimentato le greggi di pecore che producevano un formaggio pecorino di altissima qualità, apprezzato nell’ascolano e nel teramano.
Si può, con la pastorizia ancora operante sul territorio, riscoprire e valorizzare questi prodotti caseari tipici in grado di rafforzare ulteriormente le attrazioni gastronomiche del territorio montano.
Bisogna riscoprire e rivalorizzare anche l’indimenticabile qualità particolare dello storico formaggio marcetto che potrebbe diventare una grande attrazione dei buongustai.
La tipicità della ventricina e della salsiccia, con strutto, spalmabile dell’alta Laga
Da sempre trascurate, le tipicità delle tradizioni delle salumerie, del territorio interno e della montagna Teramana, rappresentano delle particolarità interessanti e fortemente apprezzate dai turisti forestieri che vengono colpiti dal sapore e dal gusto della ventricina e dalle salsicce, nello strutto, spalmabili che trasformano le fette di pane casereccio in una specialità ed attrazione gastronomica di altissima particolarità e qualità.
E’ necessario ricoinvolgere i giovani agricoltori e la ristorazione nella produzione e valorizzazione di questi prodotti unici nella salumeria nazionale per attrarre il turismo gastronomico.
Allevamenti dei nostri Gamberi di Fiume
Anche piccoli allevamenti di gamberi di fiume nei piccoli corsi d’acqua derivati dalle concessioni idriche dei vecchi mulini potrebbe rappresentare una piccola ed originale risorsa di singolare e ricercato prodotto gastronomico
Boschi e legname
Promozione di studi forestali sulle caratteristiche dei nostri legnami per individuarne un utilizzo come pregiato legname da lavoro ed anche per l’eventuale produzione di pellet, pregiato carbone vegetale e buona legna da camino.
Proposizione di un programma di taglio colturale per la creazione anche di strade antincendio e di accesso per la comoda cura dell’intera superficie boschiva e per la sua migliore utilizzazione e conservazione.
Turismo
Bisogna ricercare, anche con studi e sondaggi verso gli utenti, le cose che il maggior numero di turisti, provenienti da tutte le parti, apprezzi e ricerchi di più nel nostro territorio.
In base alla domanda confezionare la più bella offerta e metterla sul mercato turistico.
Orientativamente sarebbe veramente interessante una rivalutazione e ricerca della storia della vita dei nostri centinaia di villaggi della Laga Orientale, Offrire, con grande ospitalità, una vacanza legata ad una esperienza di vita semplice immersa nella natura e legata alle tradizioni ed agli usi, ai costumi ed ai prodotti tipici locali.
Offrire, con grande e delicata ospitalità, a chi vive nel caos del traffico delle città ed aree più popolate e sviluppate e nelle stranezze di un mondo che stà diventando tutto informatico, un momento di meditazione e di umanità, basata sui valori essenziali e sempre validi della vita rappresenta un grande valore molto appetito.
Naturalmente occorre, dopo aver studiato e scoperto i pregi più appetiti della nostra zona, passare ad un coinvolgimento di tutta la popolazione con una accurata azione di istruzione di conoscenze sulle nostre storie e tradizioni e di educazione alla offerta più gentile della nostra assistenza ed all’offerta dei nostri paesaggi, dei migliori prodotti e risorse.
Occorrerà segnalare e valorizzare ogni nostro luogo più panoramico e storico importante, ripristinare i sentieri storici dei collegamenti, caratterizzare ogni villaggio, con la sua storia, i suoi usi, le sue leggende, i suoi prodotti tipici e la sua gastronomia particolare.
Il nostro visitatore dovrà sentirsi come cullato all’interno di un ambiente che ha conservato aspetti di vita essenziale e naturale e che può offrire un vero intervallo di meditazione e riordino esistenziale da chi è travolto nel caos della vita moderna.
Il territorio dei Monti Della Laga ha tutti i requisiti, per la sua posizione geografica e vicinanza alla Capitale ROMA, alla costiera Adriatica ed al resto dell’Italia Centrale, per la conservazione ambientale e paesaggistica dei suoi villaggi, per la sua storia antica, essendo da sempre stata popolata, un ambiente sereno per rivivere momenti di vita serena e di riconciliazione con il mondo.
Anche la sua storia dominata da domini e presidi di tanti Regni (Romani Spagnoli, Borbonici, Francesi ecc.) se ben presentata può avere requisiti di una singolare internazionalità.
Tutti questi pregi diventano veramente suggestivi sé li si vede incorporati in una cornice di boschi rigogliosi, elevate praterie fiorite in estate e densamente innevate in inverno, impreziosite da una moltitudine di sorgenti e torrenti di alta quota.
Ovviamente il tutto è legato ad un notevole miglioramento della viabilità interna e di accesso dalle aste viarie Nazionali, al recupero come alberghi diffusi nei tanti villaggi, dalla ripresa della produzione, con valorizzazione, dei tanti prodotti tipici locali, dalla continua organizzazione di festeggiamenti ed eventi che hanno segnato la storia dei nostri tantissimi villaggi, il coinvolgimento in tutti gli eventi dei visitatori che dovranno sentirsi integrati come cittadini aggiunti dei Monti Della Laga e, soprattutto, ad un impegno veramente convinto dei giovani originari ed ancora viventi sul nostro territorio.
Le sorgenti di acqua pura del Bosco Martese
La conformazione geologica marnosa dei Monti Della Laga, unica in tutto l’Appennino, fa in modo che le falde acquifere del territorio rimangano poco profonde, a causa degli strati sottostanti impermealizzati, e sgorgano numerosissime sorgenti in alta quota.
Fonte a Fregna a circa 2250 mt. di quota, le sorgenti delle Macchiette, Dei Guardiaboschi, Della Tentazione e tante altre, al di sopra dei 1500 mt. di quota, arredano tutto il Bosco e le praterie del Martese di suggestive e naturali punti di ristoro con sorgenti di acqua fresca e pura da gustare nelle affascinanti escursioni estive montanare.
I boscaioli, i pastori, i cercatori di funghi e gli escursionisti sono tutti gratuitamente serviti, in tutto i loro percorsi, da una moltitudine di sorgenti di acqua pregiata.
Per chi cammina o fa escursioni nel Bosco Martese non è necessario portare bevande, perché e gentilmente servito e dissetato dalle sorgenti distribuite su tutti percorsi .
Potrebbero essere molto attrattivo un itinerario estivo, che incontra le più belle e pure sorgenti, rese eleganti da un arredo dello sgorghio naturale delle acque, e le trova dotate di spazi arredati, per sostare per fare spuntini con i prodotti tipici montani ed anche con bevande di altra natura, rinfrescate naturalmente nelle acque correnti della sorgente.
Nei mesi estivi, nelle molte giornate calde, il ripetersi di PASSEGGIATE NEI PERCORSI DI PARTENZA DEI TRATTURI DELLA PASTORIZIA, TRA LE SORGENTI NATURALI DELLE PRATERIE E DEL BOSCO MARTESE potrebbero richiamare un numero consistente di escursionisti e visitatori.
Il principale sentiero è anche rotabile, unisce tante sorgenti ed arriva vicino alla Cascata Della Morricana, e , in determinate occasioni, è anche percorribile per i portatori di Handicap, su pulmini .
Il Comune e gli altri del territorio potrebbero studiare un progetto dell’itinerario, dell’arredo delle sorgenti ed, insieme con i giovani montanari, organizzare un servizio di ristoro con i prodotti tipici, da pic-nic e merende classiche con pane casereccio, formaggi, salumi, salse tipiche a base di funghi e tartufi, marmellate, dolci tipici, frutta e bevande tipiche della nostra montagna .
Su tutto il percorso sarebbe anche interessante porre dei cartelli con l’illustrazione della storia del territorio del Bosco Martese:
“ La storia del brigantaggio di Marco Sciarra, di Santuccio Da Froscia e di Don Donato De Donatis”.
“La storia della battaglia della Resistenza del 1943 a Bosco Martese”.
“La storia e le caratteristiche delle numerose chiese rupestri”
“La storia delle carbonaie e dei boscaioli del bosco Martese”
“La storia della pastorizia che dagli estremi territori del Monti Della Laga iniziavano il loro percorso del tratturo verso le Puglie o, scavalcando le vette, verso la vicina Amatrice e la campagna romana.”
“ La storia e l’itinerario della strada Romana Metella che, scavalcando i Monti Della Laga, da Amatrice, accorciando il percorso della strada Salaria, riagganciava la stessa strada Salaria nella Val Vibrata e passava, tra i Monti Gemelli, sotto la Ciuffa Di Bonifacio, vicino al Castello di Vallinquina, al Castello di Re Manfrino, nelle Gole del Salinello, nei pressi delle Grotte S.Angelo e sotto la Fortezza di Civitella e l’Abbazia di Monte Santo”.
Dal Grido Dei Monti Della Laga
Goffredo Rotili