Lo so.
Giuro che lo so, che ogni volta che scrivo «..io ve l’avevo detto…» passo per supponente e antipatico.
Ma non è colpa mia… è proprio che ve l’avevo detto.
Avevo solo sbagliato un po’ i tempi, ma l’avevo detto.
Anzi: l’avevo scritto, il 2 ottobre 2024, in QUESTO articolo sulla sorte del Bonolis.
Ho sbagliato i tempi, perché avevo scritto: «…l’idea della gianguideria è questa: se la gara va deserta, lo Stadio lo affidiamo direttamente ad una società, che possa perseguire: “…le finalità istituzionali degli enti pubblici soci”. Cioè una società che lavori per il pubblico, ma con i modi del privato e che possa anche - in teoria - compensare i costi dell’investimento attingendo ad altre entrate».
E vi avevo detto anche quale è quella società, alla quale il Comune a gara deserta avrebbe potuto affidare la gestione del Bonolis: la TeAm.
Il mio errore, come vi dicevo, è stato nei tempi, perché io consideravo l’affidamento alla TeAm una soluzione per la gara deserta, invece sarà una soluzione per gara… ritardata.
Ieri, infatti, nelle segrete stanze del Comune, la gianguideria ha deciso di non rinnovare l’affidamento della gestione alla Soleia, ma di passarlo alla TeAm.
Come certo ricorderete, nel momento in cui il Comune “si è ripreso” lo Stadio, c’era comunque bisogno di qualcuno che lo gestisse e quel qualcuno, nelle pieghe dell’accordo, venne individuato nell’ex gestore, la Soleia appunto, con un incarico di sei mesi.
Si trattava di una gestione “fredda”, la Soleia non aveva alcun compito gestionale: è il Comune che incassa e decide tutto, mentre la Soleia garantisce il funzionamento dell’impianto.
Nell’accordo, nell’ipotesi che sei mesi non bastassero, era stato previsto anche un rinnovo dell’affidamento alla Soleia per altri sei mesi, anche alla luce delle competenze maturate da tutto il personale che lavora al Bonolis da anni… e invece, a sorpresa, scaduti i primi sei mesi, il Comune ha deciso ieri di affidare la gestione dello Stadio alla Teramo Ambiente.
E adesso, immagino, penserete: che ne sanno alla TeAm del Bonolis?
Questo lo scopriremo prestissimo, perché il cambio dell’incaricato della gestione avverrà ad ore.
Così ad occhio, però, non sembra che la gestione di uno Stadio sia esattamente tra le competenze della società comunale che gestisce il ciclo dei rifiuti e, per quanto ne so, quando pensava ad un nuovo impianto del quale occuparsi, il presidente Sergio Saccomandi probabilmente pensava al Biodigestore non al Bonolis, ad un impianto cioé che l’erba la utilizzasse per produrre gas, non per giocarci a pallone.
Invece, adesso dovrà occuparsi del Bonolis.
Anzi: “anche” del Bonolis.
Oltre, ovviamente, alla raccolta differenziata, alla gestione di Carapollo, allo sfalcio dei giardini, alla gestione dei cimiteri eccetera eccetera.
E adesso anche del Bonolis.
Dal 6 maggio.
Una decisione che, a quanto mi risulta, ieri non è stata accolta con grande piacere da tutta la Giunta, anzi, qualcuno ha mugugnato talmente forte che s’è sentita l’eco in via Carducci.
Ma non è servito, ormai è fatta.
La TeAm gestirà lo Stadio Bonolis.
E non che la Soleia non fosse interessata, anzi: il 28 aprile aveva anche mandato una pec al Comune, nella quale diceva più o meno: «Visto che sta per scadere il contratto semestrale e che la gara non è stata bandita, che volete fare?».
La risposta… è l’affidamento alla TeAm,
Per essere più chiari: la risposta è l’affidamento della complessa gestione di un impianto ad alta tecnologia (è uno dei più moderni d’Italia), e che, oltre alla cura del campo, investe una marea di situazioni particolari, come la sicurezza e i rapporti con le forze dell’ordine, gli standard delle certificazioni ottenute, gli steward… eccetera eccetera, tutte cose che richiedono una certa competenza specifica, tanto è vero che nei bandi di gestione, di solito si richiede un’esperienza triennale; lo stesso Iachini, nell’assumere la gestione del Bonolis rilevò il ramo d’azienda del gestore precedente.
La TeAm, che io sappia, non ha mai gestito uno Stadio.
E adesso dovrà farlo, anzi: per la precisione dovrà farlo da martedì, visto che nell’atto del Comune si legge: «Si invitano, pertanto, il RUP, Ing. Remo Bernardi, insieme al personale di fiducia in forza all'Area 6, la Soleia S.r.I. e la Te.Am. Teramo Ambiente S.p.A. presso lo Stadio Comunale "Gaetano Bonolis" in data 6 maggio 2025 alle ore 9:00 per procedere alla formalizzazione del trasferimento della gestione mediante apposito verbale, unitamente agli adempimenti connessi».
Dei prezzi, non si parla.
Mi incuriosisce, però, sapere quanto spenderà il Comune per pagare le prestazioni della TeAm, anche se per logica dovrebbe essere la stessa somma destinata alla Soleia, che era stata parametrata sui costi della gestione, quindi non dovrebbe essere ridotta, a meno che la TeAm non voglia rimetterci.
Ma se fosse la stessa cifra, perché cambiare?
Se però non fosse la stessa cifra, ma molto inferiore, il Comune potrebbe limitare i danni di quel "bagno di sangue" che sembra sia la gestione diretta. Ma magari mi sbaglio... chissà, perché se così fosse il "bagno di sangue" se l'accollerebbe la TeAm.....
Tutto, ovviamente, fino alla gara che - udite udite - sarebbe ormai alle porte.
Ma questa è un’altra storia.
Ve la racconterò.
ADAMO