Non serve andare a Roma per vedere parcheggi creativi: basta una passeggiata in via Carducci, dove un furgone ha deciso di reinterpretare il concetto stesso di sosta. Né tutto sul marciapiede, né tutto sulla carreggiata:...
Con uno slancio di fantasia, e forse anche col malcelato tentativo di offrire un assist alla gianguideria, che avrebbe potuto godere dell’imprevista notiziona commerciale, qualcuno aveva annunciato che a Teramo, in Corso San Giorgio, sarebbe...
Non si sa se fosse colpa del riscaldamento globale, delle ottime castagne appena assaggiate, o del venticello di Senarica, ma il vicesindaco di Pietracamela, Corrado Bellisari, è stato beccato in flagrante mentre affrontava, da vero...
Sì, la notizia è la frana, che ha ingoiato già qualche metro d’asfalto, sulla strada del Michelangelo, ma é curioso il fatto che, da qualche tempo, le sedie ci perseguitino. Ingrandite la foto, ne troverete...
Grandi festeggiamenti a Pianacarani: clacson che suonano, gente che stappa bottiglie e qualcuno che giura di aver visto un tizio baciare il palo dove fino a ieri troneggiava l’autovelox più odiato della Provincia. Sì, è...
Continua il viaggio tra le sedie abbandonate. Dopo quella di via Cavour e quella del Pascal... ecco quella solitaria lasciata sotto un albero, proprio accanto al Castello Della Monica, ancora avvolto nel mistero del suo...
Ha visto più schiene curve sui compiti che il preside in corridoio, e ora fissa il vuoto della strada dietro al Pascal, con l’aria rassegnata di chi ha capito tutto troppo tardi: che la libertà...
Lì, sul bordo della strada, al "curvone" di viale Cavour, che porta c’è una sedia. Non una qualunque — una di quelle da sala anni ’80, schienale in legno nero e seduta un po’ stanca,...
Giardini del Pascal, campo da volley improvvisato: due paletti di ferro piantati nel terreno come due idee testarde, e in mezzo un nastro biancorosso da cantiere che tenta, con tutta la dignità possibile, di fingersi...
È certo: oltre questo cancelletto, nel giardino del Pascal, c'è il Sottosopra... no, non quello griffato di Tiziano Lattanzi, ma quello nel quale vive il Demogorgone. Altrimenti, perché lasciare aperto un cancelletto su una siepe...