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robertverrocchio

Il sostegno economico degli enti sovracomunali per gestire i costi dello smaltimento e la piena attuazione dei contratti di fiume per una gestione sinergica della problematica. Queste in sintesi le riflessioni emerse nel corso di un recente incontro che si è svolto nella sede del Municipio di Montesilvano tra i sindaci e gli amministratori della costa abruzzese sul tema dei detriti accumulati sulle spiagge a seguito delle mareggiate e delle forti precipitazioni. Per il comune di Pineto ha preso parte al tavolo di confronto il vicesindaco con delega al demanio marittimo Cleto Pallini. Tra i presenti amministratori dei comuni di Montesilvano, Vasto, Martinsicuro, Alba Adriatica, Silvi e Ortona. Un incontro necessario per arrivare ad affrontare in maniera sinergica la problematica e per chiedere agli enti sovracomunali, Province e Regione, il rimborso degli oneri sostenuti per la rimozione dei detriti.

“Si tratta di una questione che sta preoccupando notevolmente le amministrazioni – commenta il vice sindaco di Pineto Cleto Pallini - tutti i presenti hanno ribadito la difficoltà a gestire il fenomeno anche in considerazione del fatto che quest’anno il problema è stato molto più accentuato rispetto al passato per via dell’enorme quantitativo di materiale, per lo più legnoso, che è stato riversato sulla spiaggia e che ancora si trova nei fondali delle acque e quindi a ogni mareggiata riaffiora. La pulizia di questo materiale si traduce in un costo, il che è già di per sé un problema per i comuni della costa, ma la conseguenza più grave è che questo materiale, essendo per legge classificato come rifiuto, vede i suoi costi caricati direttamente nelle cartelle dei rifiuti, traducendosi in un aggravio economico per le tasche dei cittadini, cosa che non è giusta né per sostanza, non sono ovviamente rifiuti, né per principio, dato che non sono materiali prodotti dai cittadini, ma sono legnami che arrivano dall’entroterra. Vogliamo che questo sia un principio che venga riconosciuto da tutti gli enti su due fronti: intanto dal punto di vista del sostegno finanziario, perché gli enti sovracomunali devono riconoscere la straordinarietà di volta in volta e quindi aiutare i comuni costieri evitandoci di caricare i costi sulle famiglie. Noi accantoneremo queste spese perché devono essere coperte dalla Regione e lavoreremo per il funzionamento dei contratti di fiume”.

“Già qualche mese fa – aggiunge il primo cittadino di Pineto, Robert Verrocchio - abbiamo scritto alla Regione Abruzzo una lettera aperta su questo argomento e auspichiamo la giusta attenzione. Parallelamente deve esserci una assunzione di responsabilità da parte di tutti i comuni dell’interno, ribadiamo l’importanza di dare piena attuazione ai Contratti di Fiume che non si possono fermare alla sola firma del protocollo, ma devono funzionare quotidianamente. Ogni comune si deve assumere la propria responsabilità e fare una parte del lavoro, ovviamente occorre una cabina di regia. In particolare nel caso di Pineto, da quando mi sono insediato ho stimolato il protocollo per il Contratto di Fiume, da condividere con tutti i comuni interessati dal Vomano, sia quelli del teramano che dell’aquilano, con le Province di Teramo e dell’Aquila, oltre che con l’Enel. Ad oggi, però, la situazione è ancora ferma e quanto arriva sulla spiaggia, per legge da considerarsi rifiuto, va smaltito a nostre spese. Non è giusto che questi costi, nel nostro caso, debbano essere affrontati dai soli cittadini di Pineto. La nostra è una città che vive in particolare di turismo balneare e queste situazioni, accanto ai problemi legati all’erosione, rischiano di mettere in ginocchio la nostra economia per queste ragioni invito tutti gli enti preposti, in particolare la Regione e la Provincia, ad adoperarsi quanto prima per dare piena attuazione Contratto di Fiume. Abbiamo anche il torrente Cerrano a sud e in questo caso la regia è a carico dell’AMP che si sta dando da fare, ma su questi problemi occorre lavorare in maniera sinergica”.