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9AF0AAF7 D22E 4249 8BCC DBA75BA21040Ancora incontri e interventi, la dove una presenza parlamentare conta di più , per  tessere una rete utile a salvare la Banca Popolare di Bari. E ampi apprezzamenti da imprenditori e operatori turistici abruzzesi per l’impegno del parlamentare Antonio Zennaro che anche in questi giorni continua ad insistere sulla questione del salvataggio della BPB, e sulla realizzazione di una banca d’investimento, anche dopo il suo intervento in Commissione Finanze, nell’ambito delle audizioni sul sistema creditizio del Mezzogiorno. Sarebbe pericoloso costruire un’immagine non veritiera. In Abruzzo la BPB è la prima banca sia per sportelli che per quota di mercatoLa Banca Popolare di Bari ha un peso poco importante sul sistema bancario italiano, con appena lo 0,73% dei depositi del sistema italiano. Tuttavia rispetto alle singole Regioni, il peso cambia in modo significativo: in Abruzzo la quota di mercato è del 13% circa in termini di depositi e del 18% in termini di filialiFinalmente un politico locale difende a Roma la nostra principale banca cittadina. Una difesa che deve essere forte, convinta, compatta. Ad esempio la trasformazione della Banca popolare di Bari in spa, potrebbe essere il primo passo, parte dell’accordo quadro sottoscritto fra il Fondo di garanzia Fitd e Mcc per la ristrutturazione e il rilancio dell’istituto commissariato. E’ molto importante e rappresenta un passaggio cruciale che deve avvenire in tempi molto, molto stretti. Indispensabile, per procedere alla messa in sicurezza della banca e al rilancio, dopo la conversione in legge del decreto. Il progetto di risanamento e rilancio della Popolare di Bari è aperto al contributo di soggetti esterni: altre banche del territorio, investitori non bancari, partner industriali. È auspicabile che altri soggetti privati siano coinvolti nell’operazione, per contribuire a irrobustirla, in linea con l’obiettivo di rispondere 'a logiche, criteri e condizioni di mercatò secondo quanto richiesto dal decreto e dalla Commissione europea. Occorre ridimensionare la narrazione che alcuni media e alcuni esponenti politici hanno costruito in queste settimane, che vuole far coincidere i problemi della Popolare di Bari con l’acquisizione dell’ex Tercas, basandosi di fatto su un mero calcolo dell’aumento dei crediti deteriorati. Una narrazione che non considera alcuni aspetti importanti che hanno aiutato a sostenere il conto economico della banca, come l’apporto di tutta la clientela , la vendita di prodotti assicurativi, l’acquisizione delle tesorerie degli enti locali abruzzesi. Solo dopo una ricognizione chiara dei conti della Popolare di Bari da parte del Commissario si potranno fare delle considerazioni appropriate. Bisogna andare cauti anche con le strumentalizzazioni che si muovono sull’asse politica Regione-Governo. Benissimo i tavoli di lavoro con i sindacati, ma poi non si può venire a Roma e puntare il dito sul Decreto per fare polemica nazionale. Il Commissariamento della Banca d’Italia potrebbe avere un effetto distruttivo sugli imprenditori, se si verificasse la richiesta del rientro immediato dei fidi. Ricadute tremende sia per le aziende che hanno subito l’arresto del terremoto sia per quelle che stanno avviando progetti di sviluppo e rischiano di trovarsi con le operazione bloccate. Una spirale negativa che andrebbe ad inserirsi in un sistema creditizio  Abruzzo che da dieci anni subisce continue e importanti flessioni in termini di accesso al credito alle imprese.In questo contesto l’intervento pubblico dovrà difendere le filiali abruzzesi 

Leo Nodari