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8C6BD6B2 A948 44D3 8FE1 CC9A0BF72E63Quanto mi piace quando davanti alla porta di un teatro mettono un cartello con la scritta  “Sold out”. La dimostrazione più evidente che tra fare teatro, e saper fare teatro, c’è un abisso. Tra organizzare e saper organizzare c’è molta differenza. Tra una direzione artistica per leccaculaggine e una direzione artistica di un maestro come Edoardo Oliva c’è la stessa differenza tra giorno e la notte. Si sold out ancora un sold out di Teatro Immediato questa sera al Circus di Pescara per lo spettacolo “ L'arminuta” tratto dal nuovo intenso romanzo di Donatella Di Pietrantonio, storia di una ragazza che, un giorno, viene portata dalla sua famiglia in un’altra famiglia. Che cos’è un figlio? E cosa significa essere madri (e padri, e una famiglia)? Lascia nel cuore questi interrogativi L’arminutaUna famiglia che non conosce né ha mai frequentato, ma che scoprirà essere la sua famiglia originaria.Quella che l’ha cresciuta fino ad allora non può più tenerla con sé: la ragazza è convinta che sua madre – quella che lei pensava essere sua madre – sia malata e non possa più accudirla. Per la protagonista lo choc è terribile: da un giorno all’altro viene catapultata da un padre e una madre a un altro padre e un’altra madre, dall’essere figlia unica ad avere fratelli e sorelle, dalla vita di città a quella di campagna, dal benessere alla povertà... In poco oltre le cento pagine Donatella Di Pietrantonio aveva riversato, nel romanzo "L'arminuta", il passaggio dolente e tormentato di una tredicenne, l'Arminuta appunto, dalla povertà di un paesino abruzzese al suo collocamento presso una famiglia a lei estranea in città a Pescara per ragioni che non conosce. Da quell'ottima prova su un distacco dalla famiglia naturale a quella accogliente d'adozione, da una storia di povertà sociale e riscatto attraverso l'intelligenza e curiosità di una ragazzina, Giacomo Vallozza ha ricavato una riduzione teatrale con Lucrezia Guidone come protagonista e regista. Lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo diretto da Simone Cristicchi, versatile cantante e conta-storie che da sempre promuove o interpreta lui stesso un teatro di narrazione. Lucrezia Guidone, una delle attrici più interessanti della scena italiana, originaria di Pescara, lanciata da Luca Ronconi, premio Ubu nel 2012 come attrice under 30, premio Maschere del Teatro Italiano, Premio Duse, Premio Flaiano, Premio La Repubblica “Giovane talento”.In prima persona la giovane protagonista narra, seguendo un articolato filo cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo, la sua insolita storia. Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre creduto la sua, si trova a tornare nel paesello d’origine alla sua famiglia naturale.Deve così affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e confusa, e con loro la tredicenne — di cui non viene mai specificato il nome e che è individuata solo con il soprannome — riesce a stabilire relazioni. Particolarmente difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione. Lei non sa i motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno detto, perciò mentre narra “L’arminuta” cerca risposta al suo perché dell’abbandono.

Leo Nodari