Quella di Angelo Raffaele Pelillo è una bella storia fatta di passione, dedizione e un obbiettivo ben preciso: fare della propria passione un lavoro. Una carriera straordinaria la sua, che ha portato l’avvocato di Teramo prima a presiedere la Commissione ACI Sport per le Energie Rinnovabili e poi ad essere eletto quale Vice Presidente della commissione mondiale FIA dedicata alle energie del futuro (ENECC). Avvocato teramano doc, porta il cognome di una storica famiglia fatta da uomini di cultura e avvocati. Quasi di mezza età, con una passione infinita per le auto fin da quando era ragazzino. Un amore mai sopito che col tempo èriuscito a far diventare parte della mia professione di avvocato. In carriera si sono spesso occupato di sport sotto tanti punti di vista: dal diritto sportivo, agli statuti, al redigere regolamenti. E poi un giorno mi è stata data l’oppornutità di presiedere la Commissione ACI Sport dedicata alle Energie Alternative. E con un po’ di buona fortuna, che non guasta mai, ha avuto questa occasione di essere elettoVice Presidente della commissione mondiale FIA dedicata alle energie del futuronel periodo forse più florido per questo tipo di motorizzazioni. Un percorso incredibile con la fortuna di avere al mio fianco le persone giuste. E, una visione a 360 gradi che non guasta mai. In carriera ha collaborato anche con altre federazioni sportive, extra motorsport, come quella della pallacanestro ad esempio. Tre anni fa il Presidente di ACI Sport Sticchi Damiani, gli ha chiesto disponibilità ad occuparsi della Commissione ACI Sport per le Energie Alternative. Tre anni dopo, grazie ad un lavoro corale, l’Italia è uno dei paesi più avanti in questo settore e, soprattutto, più vivaci, con tanti progetti innovativi. Da questa base è nata la possibilità di entrare nel Consiglio FIA, prima da osservatore esterno, poi diventando componente della stessa commissione e quindi successivamente Presidente del collegio dei commissari sportivi nelle gare FIA di regolarità elettrica. Ha dato anche il suo supporto alla task force dedicata ai regolamenti. L’8 marzo scorso, infine, il Consiglio Mondiale della FIA lo ha eletto Vice Presidente della ENECC, la Electric & New Energy ChampionshipCommission, che sovraintende a livello globale le competizioni elettriche o con energie rinnovabili.
L’avvocato Pelillo ha dimostrato con concretezza tante cose e ha aiutato l’Italia a recuperare punti a livello internazionale, soprattutto in ambito FIA. Sicuramente un modo diverso di fare sport, con una formula che piace, intelligente, che ha e da gusto, pensata anche per le tasche di chi partecipa, cosa da non sottovalutare. Che sia uno straordinario successo lo dicono i numeri, che danno ragione a tutti noi e a tutte le aziende che hanno creduto in questo progetto. Ha un appeal vincente e dimostra, come abbiamo già avuto modo di provare la passata stagione nell’ambito del WRC Sardegna, che quel tipo di vettura ben si presta ad attività formative in posti del mondo dove l’endotermica non può accedere. Un’esperienza che vogliamo ripetere anche quest’anno.Appena le condizioni permetteranno di tornare in pista con la massima sicurezza, la smart e-cup è pronta a dare vita ad una nuova elettrizzante edizione del Campionato Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport.L’elettrico è un modo per allargare l’offerta, è un modo per fare cose diverse e per fare cose che il termico, per mille motivi che sarebbe fin troppo lungo elencare, non può fare. Anche considerando la sua forma estrema. Basti pensare ai contesti in cui agire, dove imotori tradizionali fanno fatica o non possono essere presenti. Immaginiamo i circuiti cittadini o più vicini alle abitazioni, dove il rumore è diventato un problema, o luoghi, come le aree più naturali, dove è addirittura vietato. L’elettrico non è un qualcosa che sostituisce, ma che si affianca, che allarga l’offferta, che offre una nuova visione anche nella sfida delle soluzioni più prestanti. Ci sono tanti esempi di travasi tecnologici e non sono considerati una eresia. Guardiamo alla Formula 1, dove si è ricorso all’elettrico per avere un boost prestazionale. Per questo dico che l’elettrico, e l’ibrido, sono una opportunità in più, non una alternativa. Con il Covid in giro per il mondo , per tanti motivi tra cui certo non fanno difetto anche la qualità e lo spirito del messaggio, l’elettrico sarà attenzionato in una forma ancora maggiore. Tra i tanti argomenti portati a galla dalla situazione che si è venuta a generare con la pandemia c’è anche quella dell’inquinamento delle nostre città, credo che al termine dello stato di emergenza ci sarà una attenzione maggiore verso certi temi. Passata la tempesta, il messaggio positivo ed ecocompatibile del motorsport alternativo potrà fare la differenza o almeno, sicuramente, avrà una voce in capitolo più pesante.