L’educazione alla legalità costituisce il principio fondante dell’intera struttura sociale; attraverso le attività idonee, con la formazione e i progetti, si deve mirare a far progredire culturalmente e eticamente i futuri cittadini; onde favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. Con l’emergenza Coronavirus e l’impoverimento del tessuto socio-economico in molte realtà del nostro Paese, il pericolo di un rafforzamento pervasivo del sistema criminale è sempre più realistico. Spaccio di stupefacenti, riciclo di denaro, gestione appalti, prestiti usurai e finanza occulta sono alcune delle attività con cui la malavita prospera, approfittando anche dell’impiego di molte unità operative delle forze dell’ordine nell’azione necessaria di contenimento della pandemia. Fino a dieci anni fa, sembrava impossibile parlare di alcune regioni come terra di mafia; adesso invece bisogna affrontare con forza e decisione tale minaccia in tutta Italia. Il problema più grave sta nel minimizzare la portata del fenomeno. Sarà stata questa la chiave del grande successo che sta riscuotendo il progetto di educazione alle legalità e alla cittadinanza attiva “Officina Legalità 2020 - Individualità e Testimonianze” che il Premio Nazionale Paolo Borsellino sta sviluppando via streaming per le scuole abruzzesi – potenzialmente di tutta Italia - in collaborazione con l’IPSSEOA “De Cecco” di Pescara e l’I.I.S. Vincenzo Moretti di Roseto degli Abruzzi.
Una platea di oltre 100 mila persone, soprattutto giovani, hanno incrociato in 20 giorni i testimoni, magistrati, giornalisti, docenti, sacerdoti, che in tutti questi anni hanno onorato gli incontri nelle scuole con la loro presenza e che oggi, in un modo diverso, hanno voluto esserci dal 25 aprile al 23 maggio rispondendo alle domande del docente liceale Graziano Fabrizi che ha curato i video con Gabriella Sperandio dell’associazione “Falcone e Borsellino” promotrice della fortunata iniziativa
Anche se manca ancora una settimana di video testimonianze, oltre 100 mila le interazioni - tra la pagina facebook del Premio, Istagram, Youtube, e tutti i principali social frequentati dai giovani - per questa iniziativa che, nell’attuale periodo di transizione, diffonde la cultura dell’impegno, della solidarietà, della testimonianza, della partecipazione e della legalità per un Paese migliore. Pur dovendo rinunciare ai tradizionali strumenti, con i quali da ormai 25 anni il Premio Borsellino . I video dell’ “Officina della Legalità” del Premio Borsellino – come da accordi stipulati con il Presidente Foa lo scorso anno - sarànno inoltre inseriti nel progetto “Il coraggio di ogni giorno promosso dal 18 al 23 maggio da Rai, Ministero dell’Istruzione e Fondazione Falcone, per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. Inoltre per la giornata del 28esimo anniversario degli attentati mafiosi, il 23 maggio, è prevista la messa in onda - di mattina, pomeriggio e sera - sull’emittente Rete8 di uno speciale “23 maggio” aperto dal Prefetto Luigi Savina e Tina Montinaro, moglie di Antonio, il capo scorta del giudice Falcone , e chiuso dal generale Angiolo Pellegrini e dal magistrato Leonardo Guarnotta, con 15 testimoni nazionali che ricorderanno il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Interverranno anche i vertici delle istituzioni regionali e esponenti del mondo dell’associazionismo antimafia.