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scheletroQuesto è il testo della mozione sullo scheletro di via Raneiro che i consiglieri di Italia Viva, Luzii, Di Teodoro e Bartolini porteranno all'approvazione del prossimo consiglio comunale

 

PREMESSO:

– che pochi mesi or sono in Via Raneiro, nel centro storico di Teramo, è stata fatta un’eccezionale scoperta archeologica: durante i lavori di scavo effettuati dalla società Open Fiber per il posizionamento della fibra ottica, è stato rinvenuto uno scheletro di età neolitica risalente presumibilmente al V millennio a.C.;

– che durante l’ispezione archeologica, ad una profondità di circa 70 centimetri, sono stati rinvenuti i resti di una sepoltura, ubicata in un’area della città notoriamente destinata in epoca antica ad ospitare una necropoli, come si evince dalle testimonianze di scavi fatti dal Savini, dal Delfico e da altri studiosi, dalle quali si ha notizia della presenza in loco di sepolture di tradizione culturale dell’età del ferro, risalenti al primo millennio a.C., cui però quella da ultimo rinvenuta non apparterrebbe in quanto tale sepoltura presenta un modello rituale straordinariamente antico di tradizione neolitica;

– che la predetta tradizione neolitica consta di un tipo di cultura che prevedeva l’inumazione in posizione fetale rannicchiata, correlata al culto in base al quale con la morte si tornasse a vivere nel grembo della madre terra; pertanto tali evidenze archeologiche farebbero risalire i reperti agli inizi dell’evoluzione dell’uomo contemporaneo e all’avvento dell’agricoltura;

CONSIDERATO:

– che, qualora dallo studio e dall’analisi dei risultati degli esami paleopatologici e al radiocarbonio effettuati dalla Soprintendenza e dall’Università di Chieti trovasse conferma una simile ipotesi di datazione dei reperti, ci troveremmo dinanzi al più antico reperto ritrovato nella città Capoluogo;

– che la Soprintendenza ai Beni archeologici di Teramo, dato atto che esistono pochissimi siti neolitici in Italia, ritiene che il ritrovamento possa contribuire anche ad accrescere le conoscenze sulla nostra storia antica, continentale e locale;

– che in particolare la storia di Teramo veniva fatta partire dal primo millennio a.C., soffermandosi poi soprattutto sull’Interamnia romana, ma tale ritrovamento pone delle evidenze relative al quinto millennio a.C., offrendo l’opportunità per rivedere gli studi in materia e riprogrammare anche nuovi interventi;

– che la ricerca sarà soggetta ad ulteriori scavi ed analisi, cercando modalità finalizzate a rinvenire ulteriori testimonianze che confortino quelle della sepoltura di Via Raneiro;

CONSIDERATO ALTRESÌ:

– che il reperto parrebbe dover essere trasferito nella sede della Soprintendenza di corso De Michetti, come annunciato dall’Ente preposto alla tutela delle antichità archeologiche;

RITENUTO utile, ai fini della massima valorizzazione di un simile patrimonio storico, che venga data evidenza al luogo della sepoltura, sia eventualmente ponendo un calco dello scheletro nella medesima ubicazione del ritrovamento, sia manutenendo e valorizzando il contesto, sia predisponendo una copertura trasparente che renda facilmente accessibile il luogo dagli utenti, sia ridefinendo la pavimentazione e l’illuminazione della Via con le opportune indicazioni archeologiche e turistiche da collocarsi quantomeno lungo la principale arteria cittadina, costituita dal Corso San Giorgio;

RITENUTO, pertanto, di dover dare sollecito avvio a tutte le attività amministrative propedeutiche alla valorizzazione dell’antichissima sepoltura rinvenuta in Via Raneiro, concordando le opportune intese con la Soprintendenza ai Beni archeologici di Teramo riguardo alle operazioni e agli interventi tecnici di rispettiva competenza, volti al perseguimento della maggiore utilità collettiva per lo sviluppo culturale e turistico della città;

Tutto ciò premesso e considerato,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERAMO

delibera di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale:

  • a voler dare sollecito avvio a tutte le attività amministrative propedeutiche alla valorizzazione della antichissima sepoltura rinvenuta in Via Raneiro, concordando le opportune intese con la Soprintendenza ai Beni archeologici di Teramo riguardo alle operazioni e agli interventi tecnici di rispettiva competenza, volti al perseguimento della maggiore utilità collettiva per lo sviluppo culturale e turistico della città;
  • a voler dare – sempre ai predetti fini e per quanto di competenza dell’Amministrazione comunale – massima evidenza al luogo del rinvenimento archeologico, sia eventualmente chiedendo che venga posto in loco un calco dello scheletro nella medesima ubicazione del ritrovamento, sia manutenendo e valorizzando il contesto, sia predisponendo una copertura trasparente che renda facilmente accessibile la zona dagli utenti, sia ridefinendo la pavimentazione e l’illuminazione della Via Raneiro con le opportune indicazioni archeologiche e turistiche da collocarsi quantomeno lungo la principale arteria cittadina, costituita dal Corso San Giorgio.