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bartoliniSulla questione della ricostruzione del terremoto a Teramo ormai i nodi sono venuti al pettine e le vicende degli ultimi giorni, con le denunce dell’Ufficio per la ricostruzione del terremoto di Montorio, smascherano gli imbarazzanti tentativi dell' assessore Di Stefano di gettare fumo negli occhi ai cittadini in merito alla gestione delle pratiche sisma sotto la sua responsabilità. La verità, apparsa ormai lampante, è che questa amministrazione ha la gravissima responsabilità di aver lasciato di fatto "marcire" i documenti prodotti dagli ignari cittadini per ben 6 anni. La verità è questa, caro assessore. Le pratiche sono state "sballottate" da un ufficio ad un altro,  per anni affidate in via esclusiva a dipendenti a tempo determinato e part-time senza uno straccio di programmazione o di ordine di priorità oggettivo e trasparente nell’istruirle. Tutte le pratiche del sisma da quelle classificate di categoria  A (quelle fino 10 000 euro) fino a quelle  di tipo E potevano essere gestite completamente dal comune di Teramo, se si fosse creato fin da subito un ufficio del terremoto con personale competente. Questa è la verità. Ma questa amministrazione ha la pesante , incancellabile colpa di aver agito come se a Teramo il terremoto non avesse lasciato danni.  E conseguentemente, carte alla mano, l' ufficio regionale per la ricostruzione aveva ricevuto pochissimi dati sul terremoto nella nostra città, con l’aggravante che l’ amministrazione comunale non si è mai presentata alle riunioni. Una figuraccia che questa amministrazione ha fatto fare non tanto a sé stessa -ormai, è abituata alle figuracce-,ma soprattutto al ruolo di Teramo, come città capoluogo della provincia. L' ufficio per la ricostruzione del terremoto di Montorio, infatti,  era stato allestito solo nel 2014 per venire incontro soprattutto ai piccoli comuni della montagna che non erano stati in grado per mancanza di personale specializzato di completare le pratiche. E solo allora dopo l’ ordine del giorno presentato dal Partito Democratico in consiglio comunale a Teramo si è di fatto allestito l' ufficio del terremoto. Nel 2014 Teramo avrebbe dovuto dare da un pezzo una risposta ai cittadini colpiti, molti, troppi dei quali continuano a pagare ingiustamente la scelleratezza, l’incapacità e la superficialità di un’amministrazione da tempo allo sbando e ormai in grado solo di produrre danni alla comunità teramana.      

Flavio Bartolini

Consigliere comunale

Partito Democratico

Teramo