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soldiConfesercenti Teramo, come ovvio negli interessi degli operatori, da tempo sta attentamente monitorando la situazione delle cartelle esattoriali. Ebbene, ora è realtà. Il DL 22 ottobre 2016 n. 193 convertito in legge con modifiche nell L. 1 dicembre 2016 n.225 in G.U. 2 dicembre 2016 n.282, è realtà. Chiaro, con tutti gli annessi e connessi. E le cartelle dei comuni?  Come organizzazione rappresentativa della piccola imprenditoria e del commercio, prendiamo infatti positivamente atto che il collegato fiscale alla legge finanziaria 2017 abbia tra i suoi elementi qualificanti la "rottamazione" delle cartelle equitalia ed il suo contestuale scioglimento entro il Luglio 2017, ma dobbiamo  anche rilevare che nella nostra provincia diversi comuni si avvalgono per la riscossione di agenti diversi da quello pubblico, con il rischio di ingenerare una reale e disastrosa sperequazione qualora non fosse recepita la facoltà, meglio dire l'invito, del legislatore nazionale  ad intervenire in tal senso. Abbiamo segnali concreti di come, a livello nazionale, già molti enti si stiano indirizzando, o comunque stiano valutando,  questa giusta e sacrosanta scelta ma, allo stato attuale ancora non se ne ha contezza pubblica nella nostra provincia. Non è un mistero che sostanziosa parte della massa di cartelle esattoriali del territorio teramano sia da intestarsi alle microimprese. Nemmeno è un mistero il fatto che le imprese del piccolo commercio siano, sfortunatamente, tra le più rappresentate in questa classifica. Confesercenti Teramo non esita quindi un solo istante a richiedere atti concreti ai comuni interessati e ad invitarli a prendere atto della situazione ed intervenire in aiuto delle imprese e dei cittadini. Non si deve dimenticare infatti che, in questi anni di dura crisi, il territorio teramano ha subito anche l'involuzione sistemica del suo comparto bancario. Anche a questo infatti va addebitata la crescita a dismisura di un monte esattoriale che sta rischiando ora di trasformarsi in un rovinoso contenzioso generale, i cui effetti non sarebbero vantaggiosi per alcuno. E' vero e riconosciamo che molti piccoli imprenditori hanno avuto enormi difficoltà e sono in arretrato con i pagamenti fiscali nazionali e locali ma, è anche vero che questa moltitudine di imprenditori e commercianti, con la loro tenacia, e sobbarcandosi rischi personali, hanno tenute aperte aziende che hanno continuato a redistribuire reddito alle famiglie teramane ed a sostenere l'occupazione. Vero anche che gli enti locali hanno a loro volta sofferto di questo. Bene, ora che dallo stato centrale viene un concreto segnale di aiuto che consentirà a tanti imprenditori di ritentare la strada della parificazione fiscale, quanto chiediamo, e riteniamo giusto e doveroso, è che non rimangano esclusi da questa possibilità anche coloro i quali, e nella nostra provincia sono tantissimi, hanno contenziosi di fiscalità locale aperti con agenti di riscossione diversi da Equitalia. Non solo sarebbe una grave ingiustizia, ma anche e soprattutto una occasione persa da parte dei comuni di rimettere in moto una concreta raccolta di somme che, se gravate da tutti i surplus esattivi attuali, difficilmente rientrerebbero. Il PRESIDENTE DANIELE ERASMI IL DIRETTORE GENERALE FLAMINIO LOMBI IL VICEPRESIDENTE GIAN LUCA GRIMI