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1623531_1518242985118323_7045308393057835320_nAll’indomani dell’autobocciatura durante l’ultimo consiglio comunale del finanziamento relativo all’intervento di realizzazione della teleferica di collegamento tra la città e l’università,  proposta dalla maggioranza Brucchi nel programma di governo e di fatto recepita dalla Regione Abruzzo nel Masterplan, è assolutamente doveroso oggi avviare  con gli organi regionali un lavoro efficace finalizzato a conservare i relativi finanziamenti su progetti che abbiano un respiro e un obiettivo di portata regionale ma siano legati al territorio della nostra città. Tra i progetti che per anni sono stati solo un mezzo di propaganda del centrodestra durante le elezioni comunali, torniamo a ribadire la nostra concreta proposta di intervenire in tempi brevissimi per risolvere una delle criticità ambientali e infrastrutturali più rilevanti del nostro territorio concernente la presenza, nel cuore di un quartiere popoloso come la Cona, di una centrale elettrica Enel che oltre ad avere un impatto ambientale ed urbanistico devastante espone a possibili gravi rischi per la salute i residenti che dimorano nelle vicinanze, come è emerso nel corso del convegno organizzato dal comitato di quartiere lo scorso 9 aprile 2016. Più volte in Consiglio comunale abbiamo ribadito, a differenza di altri gruppi consiliari che solo adesso si sono accorti del problema seguendo l’onda del Masterplan, la necessità di recuperare un intervento che già la Giunta Sperandio pose al centro della propria attenzione, imponendo all'Arta un controllo delle onde elettromagnetiche con ripetute misurazioni e avviando un confronto con l'Enel al fine di attivare un protocollo d'intesa sottoscritto dal Presidente dell'Enel Chicco Testa e dal Sindaco Sperandio, avente come obiettivo la dislocazione della centrale in un'area agricola prospiciente, lontano dalle abitazioni. Purtroppo tale accordo successivamente è rimasto chiuso nei cassetti delle amministrazioni succedutesi dal 2004 in poi. E’ inaccettabile che il quartiere Cona, e quindi la città di Teramo, rimane una delle pochissime zone, in tutta Italia, che ha ancora una centrale elettrica localizzata tra palazzine e nelle vicinanze di edifici scolastici e dunque è arrivato il momento di intervenire seriamente, non bastano più le parole adesso servono i fatti. Pertanto, nel ricordare l’impegno assunto dal Presidente della Regione Abruzzo nel corso del convegno dello scorso aprile 2016, ribadito nella riunione con gli amministratori comunali del 12 dicembre, chiediamo un impegno forte da parte di tutte le istituzioni che possono intervenire per realizzare questo grande progetto, eventualmente reindirizzando ad esso, nel rispetto delle procedure consentite e previste dalla legge, i finanziamenti di una parte del Masterplan per la soluzione di questa delicata problematica che costituisce una risposta ad un quartiere per troppo tempo abbandonato oltre che una grande sfida per tutta la nostra città. Francesca Chiara Di Timoteo Consigliera comunale Partito Democratico Teramo