APPALTO SCUOLABUS A TERAMO E SILVI/ CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER NOVE PERSONE TRA LE QUALI UN EX ASSESSORE DI TERAMO E DIVERSI DIRIGENTI. ECCO I NOMI
È con una richiesta di rinvio a giudizio per nove persone, tra cui i vertici della ditta Fratarcangeli Cocco, un'ex assessore del Comune di Teramo e dirigenti dello stesso Comune che il pm Davide Rosati mette un primo punto fermo su due distinte inchieste, poi riunite in un unico fascicolo, sul servizio scuolabus dei Comuni di Silvi e Teramo (stralciata, invece, la parte relativa a Tortoreto). Al centro delle indagini presunte irregolarità nell'esecuzione dei due contratti, dalla mancata manutenzione dei mezzi fino all'assenza delle necessarie revisioni, con il fascicolo aperto dopo diverse segnalazioni da parte dei genitori e numerose violazioni accertate dalla stessa polizia stradale. Irregolarità, quelle contestate dalla Procura, che vedranno gli indagati comparire adesso davanti al gip per rispondere a vario titolo di reati che, in base ai diversi ruoli e alle diverse posizioni, vanno dalla falsità ideologica alla frode nelle pubbliche forniture fino all'abuso d'atti d'ufficio, passando anche per il rifiuto di atti d'ufficio, il peculato e l'attentato alla sicurezza dei trasporti. Le indagini, condotte dalla Finanza e dalla Polizia stradale, avrebbero infatti permesso di accertare, secondo la Procura, una frode nelle pubbliche forniture da parte della ditta appaltatrice del servizio sia rispetto al contratto con il Comune di Silvi che rispetto al contratto con il Comune di Teramo. Frode consistita, secondo l'accusa, in una sistematica carenza nella manutenzione dei mezzi e delle dotazioni di bordo, oltre che delle revisioni periodiche e in costanti violazioni al codice della strada. Per quanto riguarda Teramo, inoltre, vengono contestate in alcuni casi anche la mancanza delle carte di circolazione dei mezzi oltre che delle coperture assicurative. All'ex assessore del Comune di Teramo indagato, così come ad un funzionario ed a un dirigente, viene inoltre contestato che, pur essendo a conoscenza delle relative problematiche di sicurezza dei mezzi, non avrebbero disposto altre attività ispettive impedendo così la rescissione del contratto.
Tra i nove indagati per cui la Procura chiede il processo c’è anche l’ex assessore comunale alla pubblica istruzione Piero Romanelli.Con lui ci sono gli allora vertici della ditta Fratarcangeli Cocco (l’inchiesta riguarda un arco di tempo compreso tra il 2010 e il 2015) e tre dirigenti del Comune teramano. Le persone per cui il pm ha chiesto il processo sono, oltre a Romanelli, Vincenzina Cocco, 66 anni, Angelo e Giovanni Fratarcangeli, rispettivamente di 69 e 45 anni, Giacomino Di Giacomo, 56 anni, Rentino Di Menna , 61 anni (nella loro veste di amministratori e referenti della società Fratarcageli), i dirigenti comunali teramani Cristina Domenica Di Gesualdo, 62 anni, e Mara Nanni, 62 anni, la dipendente comunale Annunziata Di Gialluca, 60 anni. Le accuse contestate, nei diversi ruoli, vanno dalla falsità materiale commessa da privati alla frode nelle pubbliche forniture fino all’abuso d'ufficio, passando per il rifiuto di atti d'ufficio. Ques’ultima è l’ ipotesi di reato contestata a Romanelli e ai due dirigenti comunali.Per la procura il punto centrale è la «mancata manutenzione ordinaria degli scuolabus - si legge negli atti - mancanza di revisioni periodiche e continue violazioni al codice della strada». Per quanto riguarda Teramo, inoltre, vengono contestate in alcuni casi anche la mancanza delle carte di circolazione dei mezzi oltre che delle coperture assicurative. A Romanelli (e a Di Gesualdo e Nanni) viene contestato che, pur essendo a conoscenza delle problematiche di sicurezza dei mezzi, non avrebbero disposto ulteriori attività ispettive impedendo così la rescissione del contratto. Si ipotizza anche un peculato di quasi 42mila euro in relazione ad un presunto maggior chilometraggio effettuato nel comune di Teramo. Sarà l'udienza preliminare a stabilire se i nove indagati andranno o meno a processo. I fatti contestati vanno dal 2011 al 2015. Ci sono altri due fascicoli d'inchiesta che hanno sotto la lente di ingrandimento la ditta Fratarcangeli. Sempre nelle mani del pm Rosati, uno riguarda una presunta turbata libertà degli incanti in merito al bando per l'affidamento del servizio di trasporto scolastico nel Comune di Teramo (con un dipendente della ditta indagato). L'altro fascicolo, invece, verte su una presunta frode nelle pubbliche forniture a Tortoreto.