SCUOLE TUTTE APERTE DOMANI...TRANNE LA NOE' LUCIDI. DIRIGENTI DAL SINDACO: "IN CASO DI SCOSSE, SI RIENTRA IN CLASSE...DOPO I SOPRALLUOGHI TECNICI"
"Domani aperte le scuole di ogni ordine e grado, nidi e materne comprese". Come sempre, sceglie la sua bacheca Facebook il primo cittadino di Teramo Maurizio Brucchi per informare e comunicare le decisioni assunte. Argomento principe, come sempre, le scuole. Domani saranno tutte aperte, conferma il sindaco su Fb: dagli asili alle elementari alle medie. Tutte tranne una, la Noè Lucidi: il plesso resterà chiuso anche domani. E non riaprirà neanche giovedì a differenza di quanto aveva annunciato ieri dall'assessore Fracassa. Avrebbe dovuto aprire giovedì... a patto che oggi non avesse piovuto. E infatti oggi non ha piovuto...eppure la Noè Lucidi non riapre. Riaprirà venerdì 17 febbraio... probabilmente...dicono fonti del Comune.
Intanto è in corso in Comune dal sindaco la riunione coi genitori dei bambini che frequentano le scuole di Piano d'Accio e San Nicolò, organizzata dal Comitato per la sicurezza.
Nel primo pomeriggio si è tenuto, invece, l'incontro tra Brucchi e i dirigenti scolastici. Alla riunione hanno partecipato anche i responsabili della sicurezza dei singoli plessi, l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Fracassa e il dirigente Remo Bernardi. Obiettivo dell'incontro, fare il punto dopo la scossa di terremoto di stamattina "ed individuare le modalità di comportamento in caso di analoghe – per quanto non auspicabili – situazioni future", rende noto l'amministrazione nella nota diffusa alla stampa. "I presenti hanno condiviso la necessità di incentivare percorsi di comunicazione ed interventi che accrescano la consapevolezza della particolarità della situazione, la quale richiede l’assunzione di atteggiamenti responsabili da parte di tutti coloro che operano nelle scuole. Oltre ciò, è stata sottolineata l’importanza di fronteggiare con criteri di generale uniformità le eventuali emergenze, non solo per le azioni da porre in essere nell’immediatezza dell’evento ma anche per quelle inerenti le decisioni da assumere". Cosa si è deciso? "Si è stabilito di continuare ad effettuare le già attivate prove di evacuazione in ciascun edificio scolastico, a scadenze regolari ma con frequenza costante; questo non solo per favorire l’acquisizione sempre più consapevole e pronta delle modalità di reazione di fronte ad un evento ma anche per ingenerare una sorta di presa di coscienza tale da rendere il meno traumatico possibile l’impatto dell’evento stesso, sui singoli e collettivo". E, in caso di scossa durante l’orario scolastico e dopo l’attuazione delle azioni previste dai piani di evacuazione, si è stabilito "l’eventuale rientro negli edifici, trascorso il necessario tempo di attesa e all’esito delle verifiche sul fenomeno (epicentro, grado, ecc.) la ripresa delle attività didattiche sarà a discrezione, plesso per plesso e scuola per scuola – sentito l’RSPP –, dei rispettivi Dirigenti".