L'unica cosa certa...è l'incertezza. Un'incertezza che si allunga da mesi, e che continua a provocare ritardi e rinvii. Parliamo, tanto per cambiare, della Noè Lucidi, la scuola che, secondo il Comune e la segreteria dell'istituto comprensivo, avrebbe dovuto accogliere di nuovo tutti gli alunni da domani, consentendo alla "consorella" Zippilli di chiudere la stagione dei doppi turni. E invece, no. Domani la Noè Lucidi non riaprirà. Forse sabato. Forse. Dunque, un altro giorno di "travaglio" per ragazzi e famiglie. La scuola non riaprirà perché i lavori, disposti sulla base della relazione della Protezione Civile, prevedono la sistemazione di 60 catene di rinforzo, per metà già sistemate (tanto che in un'ala della Noè Lucidi sono iniziate le pulizie), per metà da sistemare oggi. Poi, domani, il sopralluogo dell'Ufficio Tcenico del Comune, che dovrà dare il nulla-osta alla riapertura, e sempre domani le pulizie finali che, sembra per espressa richiesta del Sindaco Brucchi, dovranno essere accuratissime. Anche perché la quarta inaugurazione di questo anno scolastico merita una cornice adeguata... Quello che sconvolge, e che la dice lunga sul livello di incertezza che domina su tutto, è il fatto che si sia annunciata da più parti la riapertura di venerdì, mentre si sapeva benissimo che non sarebbe stato possibile. Perché? E ancora: perché a distanza di un mese dalle ultime scosse di magnitudo elevata, la palestra della Zippilli non viene ancora esaminata dalla Protezione Civile? Certo, questo della palestra è un dettaglio, ma è un dettaglio che palesa i tempi coi quali tutto si sta muovendo. E l'incertezza, che è l'unica cosa certa. Il Sindaco dopo aver impersonato le vesti di Babbo Natale per la riapertura della Noè Lucidi cosa si potrà inventare per l'ennesima inaugurazione di questa povera scuola?