«Al di là dell’analisi politica che non mi interessa, non comprendo perché un ingegnere non possa essere un ottimo manager. Voglio ricordare che i migliori manager sono ingegneri. L’ufficio di che trattasi è un ufficio dove le competenze e le conoscenze tecniche specifiche sono fondamentali, se poi vogliamo soggetti che gestiscono le relazioni, proiettano dati e risultati al servizio della politica le scelte sono infinite. Voglio ricordare che concetti di analisi del rischio, gestione della qualità, controllo dei processi sono il pane quotidiano per l’ingegnere. Non avere questo background di base significa gestire la relazione delle conoscenze e non quella della conoscenza; la prima porta al disastro del non fare che ogni giorno siamo costretti a sopportare». Ecco spiegato dunque, secondo il presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia di Teramo Alfonso Marcozzi, perchè a dirigere l'ufficio per la ricostruzione a Teramo dovrebbe andarci un ingegnere e non una persone con altra laurea. E come non essere d'accordo con quanto dichiara l'ingegner Marcozzi commentando l'articolo del consigliere Gianluca Pomante (LEGGI QUI). Il contratto è pronto e la firma dovrebbe essere quella dell'ingegnere Marcello D'Alberto come annunciato giorni fa da certastampa.it (VEDI ARTICOLO). Ma non a tutti a Teramo la cosa scende giù come se facesse differenza la residenza, l'importante non era forse che fosse un teramano?