×

Avviso

Non ci sono cétégorie
2017_02_21_consiglio_regionale_pescara_03  2017_02_21_consiglio_regionale_pescara_01"Una cosa è certa: tutta la mia attività amministrativa è condotta in modo che prevalga sempre l'interesse pubblico. Sono pronto a tutte le critiche, purché però si parta da questo assunto". Lo ha detto il presidente della regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, intervenendo sulle vicende giudiziarie degli ultimi giorni che lo vedono coinvolto,  in apertura dei lavori del Consiglio regionale d'Abruzzo, che è iniziato oggi a Pescara con l’approvazione all’unanimità di  una risoluzione urgente con cui si chiede formalmente l'allargamento del cratere sismico, rispetto ai comuni individuati  dal governo dopo gli eventi sismici del 24 agosto 2016 e del 18 gennaio 2017. Approvata poi una norma che modifica le modalità di smaltimento dell'amianto. 2017_02_21_consiglio_regionale_pescara_02A tenere banco è stato però a stretto giro il presidente che inteso informare l’aula nel merito dell l'inchiesta della procura della Repubblica dell'Aquila su una serie di appalti della Regione Abruzzo ritenuti dubbi, che al momento conta 17 indagati, numero destinato a crescere, tra i quali anche il presidente della Giunta, D'Alfonso. "Quando si è decisori pubblici - ha sottolineato D'Alfonso - la rilettura dell'autorità giudiziaria incentiva la piena idoneità dell'attività amministrativa. Da parte mia, dunque, non c'è solo una condotta collaborativa, ma anche un apprezzamento di tipo istituzionale. Anche perché sono oltremodo interessato affinché si compia una puntuale diagnostica esaustiva di ogni aspetto". D'Alfonso ha poi ripercorso alcuni passaggi delle contestazioni, precisando però di non avere piena contezza documentale degli atti dell'inchiesta. "I fatti che mi vengono contestati - ha spiegato - sono racchiusi in due fogli di carta e in un terzo documento, che raccontano 4 situazioni reali. La prima vicenda riguarda un fondaco di Penne, su cui io avrei sollecitato (su richiesta non di un privato, ma del sindaco, del vice sindaco e dell'assessore al ramo) il superamento di un vincolo per consentirne al Comune l'alienazione, sulla base di un piano di sdemanializzazione risalente al 2008. Il secondo riguarda attività amministrative iniziate su lavori di risanamento ambientale e igienico di alcune case popolari a Pescara. L'Ater chiedeva 5 milioni di euro per gli interventi su 70 appartamenti, che grazie a una nostra rilettura e al lavoro di professionalità che hanno sempre affiancato la giunta, si sono ridotti a 2 milioni e 400mila euro. C'è poi il Parco Didattico del Lavinio, per il quale è in corso un'attività di estimazione e progettazione tra Provincia, Comuni e Regione". "L'ultimo episodio - prosegue D’Alfonso - riguarda la delibera del 3 giugno scorso per la riqualificazione strategica del Parco di Villa delle Rose a Lanciano, per la quale la copertura finanziaria deve essere rintracciata". D'Alfonso dopo aver ringraziato i carabinieri per "la costumatezza e la misura" con cui hanno condotto la propria attività negli uffici della Regione, ha rimarcato come la sua attività politica e amministrativa "proseguirà con la stessa forza e impegno di sempre".