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'Errani è un fustigatore positivissimo, da lui è venuto un potente richiamo''. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso in merito alle dichiarazioni del Commissario alla Ricostruzione del sisma dell'agosto scorso sui tempi e modalità degli interventi. ''Ogni mese Errani ci 'massacra', non mi meraviglia quanto ha detto, lui conosce bene i problemi - ha proseguito D'Alfonso - parla di anomalie, l'ho sentito parlare di necessità di una governance per le Marche, per la grandezza del problema. Perchè sia chiara una cosa: il 65% dei danni del terremoto sono nelle Marche mentre il 65% dei danni del maltempo sono in Abruzzo. Da noi il terremoto ha insistito 'solo' per il 10% del totale''.
Secondo il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, il Commissario alla Ricostruzione Vasco Errani sta pensando ad una una ''Zona Economica Speciale, tipo una zona Rossa, per attrarre investimenti. Un piano di attrazione di investimenti, per le imprese e sono convinto che ci riuscirà, specie per le Marche, dove i danni del terremoto hanno assunto una dimensione gigantesca''.
"Con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, abbiamo definito la pubblicazione dell'ordinanza sul diritto dell'Abruzzo di quantificare tutti i danni causati dalla nevicata epocale del 18 gennaio. Sull'ordinanza ieri abbiamo trovato l'intesa e domani sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale". Lo ha annunciato il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, a proposito del provvedimento, il primo interamente dedicato alla regione. L'ordinanza, elaborata ad hoc per l'Abruzzo in seguito all'eccezionale ondata di maltempo, indica il presidente di Regione quale commissario delegato. All'ordinanza si è arrivati dopo due colloqui con il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a cui il governatore ha illustrato le "nostre esigenze". D'Alfonso ha 90 giorni di tempo per la "quantificazione dei danni e anche per la loro qualificazione. Un'ordinanza - sottolinea il governatore - che prende a bersaglio i problemi che si sono verificati in ordine al patrimonio pubblico, privato e anche alle attività economiche e commerciali. Ora, lavorando con i sindaci, scatta subito l'attività di ricognizione - conclude - perché non voglio aspettare i 90 giorni.
"Al presidente Gentiloni ho rappresentato con adeguatezza la necessità dell'evoluzione del cratere sismico. Io lo chiamo ingrandimento, per fare in modo che si ricomprendano anche i nuovi problemi intervenuti dopo il 18 gennaio, alla luce del decreto legge che già abbiamo vigente e anche del corso delle norme ulteriori che avremo. L'evoluzione riguarderà l'alto Aterno, la montagna e la collina teramana e ciò che più è stato danneggiato della provincia di Pescara". Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, riferendo l'esito dell'incontro di ieri con il presidente del Consiglio. "Continuo questo lavoro - dice il presidente di Regione - sapendo che è anche compito mia evitare che si arrivi fino a Zagabria. Il lavoro che ho fatto è fare in modo che la verità dei dati e dei numeri venga tenuta da conto rispetto a questa nuova fase che riguarderà l'attrezzatura normativa e finanziaria; farò in modo che Zagabria non entri all'interno del perimetro delle tutele degli strumenti e delle risorse. Siamo all'opera consapevoli che verremo dotati degli strumenti necessari".
Oltre alle misure per gli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, il provvedimento prevede la ricognizione delle spese sostenute per la gestione dell'emergenza maltempo, la nomina del commissario delegato, la ricognizione dei danni a patrimonio pubblico, patrimonio privato ed attività economiche e produttive, le procedure per la ricognizione dei fabbisogni. L'ordinanza, nell'articolo dedicato alle disposizioni finanziarie, indica anche a quali risorse si attingerà per i risarcimenti. Nel fare il punto sull'incontro di ieri a Palazzo Chigi con Gentiloni, D'Alfonso ha sottolineato che con il presidente del Consiglio si è discusso anche di un piano di investimenti per rigenerare la viabilità stradale dopo frane e smottamenti, di un piano per l'aiuto al settore agricolo e della questione riguardante le piccolissime imprese del commercio e del turismo nei piccoli comuni. Sempre ieri è stato incassato il consenso dalla struttura commissariale per utilizzare 35 professionisti in aiuto dei Comuni che sono stati danneggiati dal terremoto: due unità in più per ogni Comune, due per la provincia di Teramo, una per la provincia di Pescara e una per quella dell'Aquila.
Finora la Regione Abruzzo ha monitorato 873 interventi, una stima preliminare dei danni che ammonta a 144 milioni di euro, 20 dei quali servirebbero immediatamente per mitigare la frana che ha colpito la frazione Ponzano di Civitella del Tronto (Teramo). D'Alfonso ha parlato di una situazione "preoccupante", ma ha detto di aver "trovato consapevolezza e piena disponibilità dal Governo a esaminare la problematica abruzzese". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il vicepresidente della Giunta, Giovanni Lolli, il sottosegretario Mario Mazzocca, l'assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, e il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna.