L'ANCI REGIONALE SI PREPARA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 2 MARZO, A TERAMO SERRATA DEI NEGOZI, TUTTI CHIEDONO INVESTIMENTI ALL'ENEL E SULLA DIGA DI CAMPOTOSTO PIU' SICUREZZA SUBITO
L'Anci regionale aderisce alla grande manifestazione del 2 marzo a Roma. Il Presidente regionale dell'Anci, Luciano La Penna ha evidenziato durante una conferenza stampa in Comune che: «La mobilitazione continuerà anche nei prossimi giorni, non ci fermeremo - ha detti La Penna - la richiesta dei risarcimenti danni sia per il privato che per il pubblico. E' prossimo un decreto legge che riguarderà la mobilità minore a partire da quella comunale».
Il Sindaco Maurizio Brucchi ha ricordato invece che: «Questa è l'Anci che ci deve rappresentare, che fa sentire la propria voce quando le cose non vanno come in questo caso. Questo decreto non va e che non da risposte e che non soddisfa il territorio e i cittadini e che non permetterà a questo territorio di rialzarsi. Si sta perdendo una parte della teramanità che sta andando sulla costa. A Roma ho cercato di rappresentare quello che è accaduto e mi riferisco all'Enel - ha detto Brucchi - sulle modalità di risarcimento c'è grande disponibilità. Va rivista la macchina dell'Enel che non funziona. C'è anche il problema delle case A (agibili) che hanno subito danni per milioni di euro e che il cittadino dovrebbe pagare da solo e perchè - ha detto il Sindaco - se il cittadino non puo' farlo. Si sta mobilitando un mondo con una serrata a Teramo e i negozi saranno tutti chiusi».
Il Sindaco di Guardiagrele Simone Dal Pozzo ha invece detto: «C'è il problema degli investimenti con grandi responsabilità da parte di Enel per non aver investito nelle infrastrutture. Le altre Regioni hanno vissuto la vicenda Enel in maniera diversa rispetto a noi. E' arrivato il momento di togliere i pali di legno che vanno via d un soffio di vento senza fondazioni in calcestruzzo. Basta essere il bersaglio di tutti».
Il Sindaco di Crognaleto Giuseppe D'Alonzo punta il dito sul Governo e denuncia che il tessuto economico in montagna è scomparso: «Abbiamo chiesto la zona franca, un concetto che l'Europa non vuole accettare ma abbiamo avuto la zona ad economia speciale. Finita la conversione del DL che finisce il 20 marzo, si dovrà affrontare anche dei danni indiretti e in merito alla diga di Campotosto ci dovrà essere un tavolo specifico. E' una struttura da 6.2 e noi abbiamo chiesto che si vada a 7.0 di magnitudo. Non puo' essere chiusa altrimenti attiva la faglia e ci sono ristori importanti. Va bene la diga ma in sicurezza».