SISMA/ DIVENTA DIFFICILE RECUPERARE IL TEATRO ROMANO, I RESIDENTI CHIEDONO AIUTO
«ll recupero del teatro romano rischia di essere definitivamente compromesso». È quanto sostiene il capogruppo del Pd in Comune Gianguido D'Alberto, secondo cui l'aggravamento delle condizioni di casa Salvoni a causa delle ripetute scosse sismiche mette in pericolo la realizzazione dell'intervento approvato in consiglio ormai sette anni fa. L'edificio, da abbattere insieme a quel che resta di palazzo Adamoli per far riaffiorare dal terreno la cavea da destinare a spettacoli all'aperto, dev'essere acquisito dal Comune che però non avrebbe ancora fatto passi in questo senso. «I proprietari hanno fatto sapere per lettera», precisa D'Alberto, «che da 2013 non sono stati più contattati dall'ente». Nel frattempo la situazione dell'immobile, già lesionato dal terremoto del 2009, è peggiorata a causa delle recenti scosse. Sarebbero necessari, dunque, lavori di messa in sicurezza che quanto meno, a detta del rappresentante del Pd, renderebbero ancor più complessa la procedura di recupero funzionale del teatro romano. L'instabilità di casa Salvoni, inoltre, tiene in apprensione i residenti negli edifici circostanti che potrebbero essere coinvolti in eventuali crolli.
Adesso è arrivata la Protezione civile che mercoledì scorso ha fatto un sopralluogo nell’edificio in cui vivono due famiglie e ci sono una macelleria e un bar, a due passi dal duomo e piazza Orsini. E’ stato fatto un sopralluogo anche dentro palazzo Salvoni, che è proprio di fronte a una facciata della struttura. «I tecnici detto che il nostro edificio non ha riportato danni» sostiene Concetta Murri, una degli abitanti, «ma che ci avrebbero dato l’inagibilità “per pericolo esterno”. Sono infatti entrati dentro palazzo Salvoni e hanno detto che sta cadendo: sono crollati un solaio e i tramezzi e si sono aperti i cannucciati.