I SINDACI DI CAMPLI, CIVITELLA E ATRI INCONTRANO LA PROTEZIONE CIVILE E CHIEDONO PER LE FRANE L'ESTENSIONE DEL DECRETO SISMA
Prima di decidere quali interventi definitivi effettuare sulle tre frane di Ponzano di Civitella del Tronto, Castelnuovo di Campli e Casoli di Atri saranno necessari ulteriori approfondimenti e sarà difficile, se non impossibile, ricostruire sui tratti interessati dal movimento franoso. Almeno per Campli e Civitella del Tronto dove si dovrà cominciare a pensare a una delocalizzazione. È quanto emerso questo pomeriggio dalla riunione all'Aquila tra responsabili e tecnici della Protezione Civile nazionale e locale e i sindaci dei tre Comuni interessati.
Questi ultimi chiedono a gran voce l'estensione del decreto sisma alle frane, che permetterebbe ai privati di vedersi coperti i danni alle abitazioni. "Nel corso della riunione abbiamo illustrato le diverse emergenze - ha detto il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale - ponendo con forza la questione del futuro delle famiglie sgomberate. A giorni dovrebbe uscire l'ordinanza di protezione civile relativa agli interventi in somma urgenza, mentre per la messa in sicurezza definitiva bisognerà fare ulteriori approfondimenti e monitoraggi".
Una riunione importante, ma solo la prima di un lungo percorso. "È positivo che i tecnici del Cnr torneranno a breve sulle tre frane - ha detto il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi - dove serviranno ulteriori monitoraggi per vederne l'evoluzione. Una riunione interessante, ma solo la prima di un percorso. Fondamentale per noi è l'emendamento al decreto, anche per la tutela dei privati rispetto ai danni subiti dagli immobili".