×

Avviso

Non ci sono cétégorie
L'ordine degli ingegneri tuona contro la Cna un'altra volta ed in replica alla missiva della stessa confederazione (LEGGI QUI) si evidenzia che: «Ai sensi delle leggi richiamate nella missiva del 13 marzo 2017, in risposta alla nostra, si resta basiti nel constatare la totale disconoscenza delle procedure e delle norme in materia; sia quelle afferenti la ricostruzione post sisma che quelle in materia di attività intellettuale professionale di progettazione. La CNA, nel cercare giustificazioni ad un’attività che non può svolgere, assembla riflessioni in totale contraddizione tra loro. Difatti nella richiamata missiva espressamente afferma: “Il servizio messo a disposizione dalla nostra Associazione, in collaborazione con Strutture Ingegneristiche e Professionisti abilitati, non è assolutamente diverso dal lavoro effettuato dagli altri Studi di Ingegneria: non sono anche questi pagati da tutti i "cittadini italiani contribuenti"? La dicitura gratuita indicata nelle comunicazioni inviate dalla CNA, si riferisce e specifica che i soggetti danneggiati non dovranno pagare alcunché di propria tasca.”
In sostanza la CNA asserisce che il servizio messo a disposizione dalla stessa, non è assolutamente diverso dal lavoro effettuato dagli altri Studi di Ingegneria; servizio reso in collaborazione con strutture ingegneristiche e professionisti abilitati. Detto servizio di natura professionale non può assolutamente essere reso dalla CNA in quanto in totale contrasto con le norme e relative circolari emanate sul tema della ricostruzione post sisma, con le norme sulle attività professionali riservate, atteso che il collaboratore, in quanto tale, non può assumere responsabilità. Pensiamo che non ci siano dubbi sul termine collaborazione. Oltretutto all’art. 2 comma 2b) dello statuto della CNA Teramo le attività afferenti le prestazioni professionali tecniche di progettazione non sono contemplate come giusto che sia, atteso che il ruolo sociale importante della CNA è ben altro. Infatti l’art. 2 comma 2b dello statuto recita: “2 b) promuove la prestazione, anche diretta, e/o fornisce dei servizi di consulenza, assistenza e informazione alle imprese, alle imprenditrici ed agli imprenditori associati, quali quelli tributari, legali, amministrativi, di lavoro, ambientali, previdenziali, assistenziali, informatici, finanziari, commerciali, assicurativi, di attività editoriale e quanti altri occorrenti, anche mediante la costituzione di appositi enti e società;” Nella stessa nota, la CNA resasi conto del non rispetto delle norme in materia, dichiara che “ ..... si è affidata ad una struttura ingegneristica abilitata, che al suo interno ha delle specifiche professionalità ed esperienze relative ai processi progettuali inerenti l'Ingegneria Sismica, maturate e maturande nei territori colpiti dagli eventi sismici, in assonanza al dettato legislativo previsto dal D.L. 189/216, convertito poi con modificazioni nella legge 229/2016, e attuato con le varie ordinanze di merito della Protezione Civile e del Commissario Straordinario di Governo.” Quindi la collaborazione diventa affidamento; purtroppo nel cambiare le carte in tavola la CNA dimentica che:
  •   il contratto per le prestazioni professionali deve essere assolutamente firmato da soggetti abilitati, ai sensi delle norme emanate per il post sisma e relative circolari applicative, e la CNA non rientra all’interno di detti soggetti,
  •   la remunerazione professionale deve essere accreditata solo ai soggetti abilitati che hanno firmato il contratto e non certo alla CNA,
  •   la prestazione professionale non può essere assolutamente subappaltata. Non paga delle contraddizioni la CNA, ricordandosi del suo importante ruolo sociale, cerca un rimedio affermandoche le StruttureIngegneristicheeProfessionisti,ora denominatestrutturatecnica,forniscono solo consigli senza che la stessa pretenda nessun corrispettivo economico al riguardo . Infatti scrive la CNA: “Si ricorda al Presidente dell'Ordine che la CNA è sempre stata in prima linea e vicino alle imprese, che è fiera di rappresentare, e sicuramente non è sull'evento sisma che vuole o deve fare cassa: i nostri Associati sono numerosi e ci danno fiducia per il modo in cui normalmente operiamo nella piena legalità e trasparenza. Infatti nel caso in oggetto, e a dimostrazione della bontà della iniziativa da noi assunta, diversi titolari di attività artigiane, hanno ritenuto e ritengono di chiedere consigli alla struttura tecnica da noi attivata, senza che la stessa pretenda nessun corrispettivo economico al riguardo.”
E’ abbastanza strano che la struttura tecnica esterna offra un servizio di informazioni gratuito, atteso che la CNA dimentica l’art.1 della costituzione” << L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione>> e l’art. 36 della stessa Forse, la CNA, sta stimolando forme di lavoro non rispettose della dignità dell’uomo, oppure dietro alle prestazioni gratuite potrebbero celarsi altri tipi di interessi tipo il “Chiavi in mano” che, nelle diverse contraddizioni evidenziate , oltre ad avere qualche profilo di illegittimità rasentano l’illegalità. Siamo fermamente convinti del ruolo fondamentale della CNA verso le proprie imprese, d’altronde le associazioni di categorie devono svolgere questo ruolo, ma ciò non di meno è necessario che la CNA chiarisca, entro breve tempo, il suo ruolo e quello della struttura ingegneristica collaborante; diversamente ci vedremo costretti a denunciare agli organi competenti attività di natura professionale riservata svolta in totale contrasto con le norme in materia».