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Se Di Stefano parla di un "pannicello caldo" per gli abruzzesi, riferendosi agli esiti del confronto sugli emendamenti al Decreto Terremoto-Maltempoo, in discussione in queste ore, l'onorevole Paolo Tancredi parla invece di "un passo avanti, insufficiente e di certo non soddisfacente, ma pur sempre un passo avanti". Un passo che, intanto, in provincia di Teramo allarga il cratere: "Sono riuscito a far inserire Pietracamela e Fano Adriano, che vanno ad aggiungersi alle altre realtà locali già inserite, quali  Isola, Colledara, Castel Castagna, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli e Farindola, certo, quando il provvedimento arriverà in aula io presenterò subito un sub emendamento per Basciano e Penna Sant'Andrea, e so benissimo dell'attenzione particolare che dobbiamo ancora porre all'alta Valle del Vomano, ma su ogni allargamento del cratere si muovono interessi anche competitivi, tra le regioni, e il Governo non può non porre un limite". Precisando che, per ora, si tratta ovviamente di considerazioni fatte "in corso d'opera", visto che tutto il lavoro di discussione è in corso e andrà avanti per tutta la notte probabilmente, Tancredi riassume per certastampa.it i principali dettagli del nuovo provvedimento. MALTEMPO Per i danni del maltempo è stato inserito un emendamento che prevede l'applicazione delle stesse misure adottate in passato, in occasione di identiche calamità. E nello specifico: 80 % di risarcimenti per i danni alla prima casa, 50 % per la  seconda casa; 80% per i capannoni delle aziende, 50% per le scorte delle aziende. "Manca e mancherà - continua Tancredi - il capitolo relativo agli enti locali che non sono nel cratere, ovvero i Comuni che non sono coperti, ma che saranno ricompresi in un prossimo decreto sugli enti locali che il Governo adotterà entro 20 giorni". LE FRANE "Abbiamo presentato un emendamento, accolto, che prevede come i danni provocati dalle frane vengano considerati esattamente come quelli del terremoto, anche per i risarcimenti, per i Comuni nel cratere, poer quelli fuori come detto è stato rifinanziato il decreto emergenza neve"   DANNO INDIRETTO C'è la previsione di un finanziamento da 30 milioni. Pochi. "Sì, pochi - commenta Tancredi - ma il fatto che esista questa previsione di finanziamento ci darà la possibilità, in futuro, di rifinanziarlo, anche perché è evidente quanto l'Abruzzo abbia sofferto, basto pensare alle partite Iva, a gennaio, secondo l'Istat, c'è stata una crescita in Italia dell'8% nell'apertura di partite Iva rispetto al gennaio 2016, con oltre 78mila, l'unica regione che non ha registrato una crescita, ma anzi una diminuzione del 10% è stata l'Abruzzo, ed è un segnale chiarissimo di quanto terremoto e maltempo ci abbiano feriti"   ZONA FRANCA "Il Governo si è impegnato formalmente ad adottare, entro brevissimo tempo, una nuova Zona Franca, superiore a quelle dell'Aquila e dell'Emilia, che poggerà su tre colonne e dovrebbe prevedere per i Comuni del cratere: 1) benefici di esenzione fiscale per le aziende, 2) benefici di esenzione contributiva per le aziende e, attenzione - sottolinea Tancredi - sarebbero benefici estesi non solo a chi già opera nel cratere, ma anche a chi decide di venire a fare impresa, un aiuto vero, dunque. Terza colonna, agevolazioni per i professionisti, ma di tutto questo si potrà parlare solo tra un paio di settimane, quando il Governo avrà avuto il placet dall'Europa".   IL COMMENTO "Sul cratere, se passa questa soluzione, che è però molto di compromesso e molto in competizione tra le varie realtà locali, credo che per il Teramano sia un passo importante, non si potevano non inserire Pietracamela e Fano, sarebbe stato assurdo, io ho distribuito piantine dell'Abruzzo a tutto il Governo, certo, c'è ancora da fare per altri Comuni. Se questo quadro diventa norma, noi dobbiamo considerarci insoddisfatti, non possiamo considerarlo esaustivo, quindi dobbiamo continuare a combattere, dopo di che: se la zona franca è quella annunciata dal Governo, sono soddisfatto, ma voglio vederla, mentre sul danno indiretto i trenta milioni sono pochi, ma come dicevo sono un inizio. Ripeto: non siamo soddisfatti, è un passo avanti insufficiente, ma è un passo avanti, e questo è per noi positivo. Non dimentichiamo poi, che parliamo in corso d'opera, molte cose possono ancora cambiare...".