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 "Le ultime vicende di cui, suo malgrado, l'Area Marina Protetta è diventata protagonista crediamo meritino una spiegazione soprattutto a voi". Comincia così la lettera aperta ai cittadini scritta dai vertici dell'Amp Torre del Cerrano dopo il blitz dei vongolari e la diffida dei balneatori di Silvi (Teramo) sul nuovo regolamento. Critiche dalle quali l'Area Marina Protetta si difende respingendo l'accusa di voler bloccare il progresso del territorio. "Come si fa a contestare oggi un regolamento quando, per anni, non si è voluto partecipare ad alcuna riunione ufficiale? Perché oggi si parla di sopruso se nessuna sigla ha presentato regolari osservazioni al regolamento? - scrive l'Amp - Giovedì scorso ci siamo riuniti con le sigle sindacali dei balneatori di Pineto con le quali è stata raggiunta un'intesa che prenderà corpo con il disciplinare attuativo del regolamento, già calendarizzato per l'approvazione da parte della commissione di riserva il prossimo 31 marzo". Al riguardo i vertici dell'area protetta sottolineano come il regolamento venga emanato dal ministero dell'Ambiente e che "le istanze dei balneatori accolte sono frutto della loro partecipazione agli incontri. Ovviamente non tutte le richieste sono state accolte dal Ministero. Ma quello che abbiamo fatto giovedì è stato interpretare gli articoli in maniera consona allo spirito del legislatore e dei concessionari, affrontando le tematiche che riguardano tutti i balneatori e non le istanze del singolo". Nel rivendicare il suo lavoro per uno sviluppo sostenibile dell'area l'Amp invita tutti a lavorare insieme e a fare ognuno la propria parte. "Le regole del turismo stanno cambiando - conclude - Il mare da solo non basta, bisogna reinventarsi il territorio e l'unica strada possibile è quella della tutela ambientale legata alla cultura e alla natura. E' ora che tutti facciamo la propria parte, per evitare il declino dell'Area Marina in favore di interessi di casta o personali".