È di un morto e tre feriti, tra cui un ragazzo di 15 anni, il tragico incidente stradale, avvenuto ieri lungo l'A14, nel territorio di Silvi. A perdere la vita, una 59enne originaria di Termoli, ma residente a Osimo, Raffaella De Prisco, investita dopo essere scesa dall'auto guidata dal figlio, che era finita contro il guardrail centrale. La donna è stata letteralmente falciata dal veicolo che in quel momento sopraggiungeva, poi sbalzata nella corsia opposta e nuovamente investita. Impatti violentissimi che non le hanno lasciato scampo. Ferito, invece, il figlio, subito trasportato all'ospedale di Pescara. Sul posto, per i rilievi, il personale della polstrada (sottosezione di Pescara Nord, diretta dal comandante Sabatino Pulcini). Da quanto emerso l'Alfa 156, per cause in corso di accertamento, avrebbe perso il controllo, urtando il guardrail. A questo punto, la 59enne e il figlio sarebbero scesi dal mezzo, finendo sotto il veicolo che sopraggiungeva e che non avrebbe fatto in tempo a frenare.
È una scena raccapricciante quella che si trovano davanti i soccorritori. Sulla corsia nord-sud ci sono da recuperare i resti della povera signora, su quella sud-nord, dove di fatto si è innescato lo spaventoso incidente, ci sono i tre mezzi coinvolti e tre feriti: il figlio della signora, R.R., anche lui originario di Termoli ma residente a Osimo come la madre, e nonno e nipote, della provincia di Teramo, che viaggiavano sul Fiorino.
Il nonno ha 57 anni e risiede a Valle Castellana, il nipote, 14 anni, abita a Basciano. Il primo riporta un trauma alla coscia destra. Tutti e tre vengono trasportati dalle ambulanze del 118 di Montesilvano e della Croce Rossa di Spoltore all’ospedale di Pescara per accertamenti.
Il conducente della Megane, la terza macchina coinvolta per aver a sua volta tamponato il Fiorino, è sotto choc, ma alla fine rifiuta il trasporto in ospedale. La sua auto, come l’Alfa e il Fiorino, viene posta sotto sequestro, su disposizione del pm di Teramo Davide Rosati.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia autostradale della sottosezione di Pescara nord coordinata dal comandante Sabatino Pulcini, la tragedia si sarebbe innescata dopo un primo incidente in cui sarebbe rimasta coinvolta solo l’Alfa 156 su cui viaggiavano madre e figlio. Durante la fase di sorpasso, il 43enne si sarebbe visto ostruito da una macchina e per evitarla, almeno così ha riferito ai primi soccorritori, ha frenato. Ma nel farlo ha perso il controllo dell’auto che in testa coda è finita con la fiancata del conducente contro il guard rail.