
«La Regione Abruzzo aveva pubblicato l’avviso pubblico “Rilancio del piano per lo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia” per l’erogazione, ai Comuni abruzzesi che ne avessero fatto richiesta, di risorse complessive pari ad euro 4.586.500,00 (quota assegnata alla Regione Abruzzo). Una quota di risorse pari ad euro 3.439.875,00 per interventi di avvio di nuovi servizi, ampliamento dei servizi già presenti, estensione dei servizi mediante apertura pomeridiana e/o durante una o più mensilità nel periodo estivo o apertura nei periodi estivi; e la restante quota pari ad euro 1.146.625,00 per interventi inerenti al sostegno dei costi di gestione dei servizi educativi ai fini di ridurre le rette a carico delle famiglie».
Lo scrive in una nota il Movimento Cinque Stelle che prosegue:
«Requisito essenziale per poter presentare la candidatura, in base all’art. 2 dell’Avviso Pubblico “Soggetti destinatari degli interventi”, era l’essere autorizzati ai sensi della L.R. n. 76/2000, in conformità alla DGR n. 565/2001, ma soprattutto l’essere accreditati in conformità alla vigente Disciplina sull’accreditamento dei servizi educativi per la prima infanzia, di cui alla DGR 935/2011 e ss.mm.ii ed alla DGR n. 833 del 13.10.2015.
Il Comune di Nereto ha partecipato all’Avviso Pubblico presentando alla Regione Abruzzo un progetto di importo pari ad euro 236.040,00 di cui 220.000,00 come contributo richiesto e la restante parte pari ad euro 16.040,00 di cofinanziamento.
Ma il progetto in questione è stato dichiarato NON AMMISSIBILE ai sensi dell’art. 2, comma 1 dell’Avviso Pubblico (provvedimento di accreditamento scaduto). L’articolo in questione riporta la necessità di essere accreditati presso la Regione Abruzzo, ossia essere in possesso di un sistema di requisiti di qualità aggiuntivi rispetto a quelli richiesti per l’autorizzazione. Il provvedimento di accreditamento è valido per tre anni ed è requisito necessario per l’accesso ai contributi erogati dalla Regione Abruzzo.
In poche parole il Comune di Nereto ha perso la bellezza di 220.000,00 euro per delle mancanze burocratiche. PER NON AVER RINNOVATO UN SEMPLICE PROVVEDIMENTO DI ACCREDITAMENTO AI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA.
Per una piccola realtà come la nostra perdere una somma di questa portata vale a dire AVERE UN GRANDISSIMO DANNO ECONOMICO. Soprattutto vuol dire non dare un sostegno concreto al proprio paese, alla propria cittadinanza!!!Ed è per questo che è stato doveroso da parte nostra interrogare il Sindaco e tutta la Giunta “chiedendo conto delle responsabilità degli amministratori e dei funzionari che con il loro comportamento omissivo hanno provocato, per il mancato accreditamento o rinnovo dello stesso presso la Regione Abruzzo, nonostante che all’art. 2 dell’Avviso Pubblico fosse scritto in maniera elementare, la perdita di un contributo pari ad euro 220.000,00 per il miglioramento e/o l’attivazione del servizio educativo per la prima infanzia finalizzato ad un concreto aiuto e sostegno alle famiglie nella crescita dei bambini», conclude il Movimeno Cinque Stelle.