Torna all'attacco il Comitato di Quartiere della Gammarana. E lo fa con una lettera spedita al Sindaco, all'assessore al traffico Cozzi e al responsabile dell'ufficio viabilità, ingegner Manetta nonchè al dirigente Bernardi.
«Si fa seguito alle precedente richiesta del 10.02.2016 e la successiva del 13.02.2017 rimaste, purtroppo come spesso accade, nei cassetti dei diversi soggetti deputati a dare risposte a segnalazioni fatte da cittadini e comitati che in primis hanno in attenzione l’interesse collettivo e in secundis la sicurezza dei luoghi del vissuto quotidiano scrive Alfonso Marcozzi - va precisato che tra i soggetti in indirizzo solo l’Ing. Pierluigi Manetta, che vogliamo ringraziare, si è degnato di una nota di chiarimento nel merito senza purtroppo trovare la soluzione ai problemi visto, come dichiarato dallo stesso, che le competenze sono in capo ad altri uffici e, aggiungiamo noi, nonostante l’invito dimenticano che il loro è un servizio verso la pubblica collettività e non solo verso qualche collettività. In ogni caso nell’ottica della fattiva collaborazione e rispetto verso le istituzioni, sperando che le stesse si ricordino di manifestare lo stesso rispetto verso i cittadini, torniamo sul problema della sicurezza di Via Ambrosi e la chiusura perenne di Via Marozzi, strade site nel quartiere Gammarana in Teramo».
VIA F. MAROZZI CHIUSURA E APPOSIZIONE CABINA ENEL
«La strada risulta chiusa ormai da oltre un anno e l’unica ordinanza che è stata rintracciata, fino a poco tempo fa apposta in cantiere e ad oggi non più presente, è la n. 94 del 23.06.2016. Orbene ai sensi degli articoli 6 e 7 del D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, richiamati nella succitata ordinanza, la chiusura doveva essere solo temporanea per esigenze di natura tecnica come nel caso di specie. Nello specifico trattasi di lavori di bonifica oramai terminati e spostamento di cabina che ai sensi del Testo unico DPR 380 doveva avere, in ordine di tempo, un inizio ed una fine. Pertanto l’ordinanza avrebbe dovuto indicare in maniera chiara i limiti temporali della stessa. Non sfugge in ultimo l’indicazione, nella succitata ordinanza, di utilizzare a chiusura di Via Marozzi“.....nonché della “Barriera normale” (Figura II 392 Art. 32 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495) in corrispondenza dell'intersezione sia con via L. Tripoti che con via P. Randi” . La barriera indicata è molto diversa di quella utilizzata sull’intersezione tra Via Tripoti e Via Marozzi. Difatti, come da immagine che segue, trattasi di blocchi di cemento con annesso cancello di accesso; barriera ben diversa da quella richiamata in ordinanza.
Ad oggi i lavori di bonifica sono terminati e la cabina ENEL è stata spostata dai terreni ex Adone, oggi proprietà Cosmo Spa, e posizionata dietro l’angolo tra Via Marozzi e Via Potito Randi. Trattasi di una situazione alquanto paradossale vista la scelta di posizionare la cabina in una intersezione stradale con un pericolo evidente per quanti successivamente si troveranno ad imboccare Via Marozzi da Via Potito Randi. Detta opzione sembrerebbe l’anticamera per sottrarre un bene, via Marozzi, al regime demaniale che, qualora attuata, avrebbe gravi ripercussioni per il traffico locale e in termini di sicurezza su Via Ambrosi. In sostanza la cabina è stata spostata con conseguenza inefficacia ad oggi della richiamata ordinanza. Alla data della presente l’unico cartello apposto sul cantiere è quello che segue nell’immagine


dal quale non si evince il tipo di lavoro in corso come da concessione n. 11757 del 11 gennaio 2017 intestata a COSMO SPA.
In ogni caso la strada non può essere utilizzata come supporto alle lavorazioni del cantiere adiacente, come di fatto è utilizzata, visto che lo stesso ha una sua ben definita delimitazione.
Visto quanto sopra, con la presente siamo a richiedere se i soggetti in indirizzo sono a conoscenza della chiusura della strada, se esiste l’atto autorizzativo per lo spostamento della cabina sull’attuale posizione e se esistono eventuali atti autorizzativi per la chiusura della strada al fine di essere utilizzata a deposito di cantiere come da immagine che segue.

Forse sfugge il pericolo quotidiano di detta strada vista la limitata larghezza della carreggiata.
La chiusura di Via Marozzi e non certo l’apertura, come migliore qualità dei luoghi, della pista ciclo-pedonale hanno minato la sicurezza dei residenti di via Ambrosi.
Con la presente si torna a chiedere, almeno come prima istanza, l’ apposizione di cartelli col fine di consentire il transito solo ai dimoranti e residenti; diversamente saremo costretti a denunciare agli organi competenti il non rispetto della sicurezza di luoghi pubblici per manifesta non corretta applicazione di ordinanze e/o utilizzo improprio di strada pubblica con modifica dei flussi veicolari e evidenti rischi di incolumità dei residenti.
Si resta in attesa che i soggetti in indirizzo, ognuno per le proprie competenze, si degnino di fornire risposte in merito.
Con cordialità e stima col solo fine di migliorare la qualità dei luoghi e della vita dei cittadini.
