L'AQUILA/ TRIFUOGGI SI DIMETTE: «MI CANDIDO A SINDACO»
"Do le dimissioni senza sbattere nessuna porta, ritengo esaurito il mio compito e il mio mandato. Più di quello che ho fatto non posso fare, anche perché siamo a fine mandato". Così, nel corso di un incontro con la stampa, l'ormai ex vicesindaco dell'Aquila ed ex procuratore capo a Pescara, Nicola Trifuoggi, annuncia il suo addio alla Giunta "non come politico, ma come tecnico, come garante, perché senza di me il Comune sarebbe caduto e si sarebbe bloccata la ricostruzione". Trifuoggi entrò in Giunta il 22 gennaio 2014, data che coincise anche con il ritiro delle dimissioni da sindaco di Massimo Cialente, giunte dopo la risonanza mediatica che aveva avuto il coinvolgimento del precedente vicesindaco, Roberto Riga, nell'inchiesta della Procura su presunti fenomeni di corruzione negli appalti pubblici dei puntellamenti post-sisma 2009. "Visto che le idee non mancano, e qui siamo alla svolta - spiega Trifuoggi - ritengo di porre la mia candidatura alla carica di sindaco dell'Aquila pensando di poter portare quella ventata di aria nuova di cui questa città ha veramente bisogno". "Presuntuosamente - aggiunge - ritengo di poter rappresentare l'unica speranza di questa città che, entro qualche anno, o si salva o muore. Prossimamente io e il mio gruppo faremo presente i nostri obiettivi e i nostri programmi veramente ambiziosi, si capirà che cosa abbiamo in mente", ha concluso. Con l'ex procuratore della Repubblica del capoluogo e di Pescara ci sarà sicuramente il gruppo aquilano dei civatiani di 'Possibile', rappresentato nell'incontro con i media da Paolo Della Ventura e Piergiorgio Leocata. "Saremo componente di una coalizione in grado di offrire una reale alternativa a quella che è stata la guida amministrativa del capoluogo di regione degli ultimi 10 anni, cambiando prospettiva ed esprimendo una possibilità concreta già al momento del voto del prossimo 11 giugno", dice il gruppo in una nota.