VERGOGNA: AUTISTI E ACCOMPAGNATRICI DEGLI SCUOLABUS SENZA STIPENDIO. DI CHI E' LA COLPA? COMUNE O ANGELINO?
Natale senza stipendio...e Pasqua anche. Non sono più tollerabili le condizioni di lavoro alle quali, da mesi e mesi, sono costretti a sottostare gli autisti e le accompagnatrici del servizio scuolabus del Comune di Teramo. Non c'è nulla di più mortificante del dover chiedere, ogni mese, il rispetto di un diritto quale il pagamento dello stipendio. E quando quel diritto non viene rispettato per più mesi, come sta avvenendo in questi giorni, allora la situazione diventa insostenibile. L'ultimo stipendio percepito dai dipendenti della Angelino srl, la società che ha in gestione il servizio, è quello di GENNAIO. Quello di febbraio, che avrebbero dovuto ricevere a marzo, non è stato pagato. E non solo: tra otto giorni "scadrà" anche lo stipendio di marzo. Due mesi di ritardo significa, per molti degli operatori, avere reali problemi di mantenimento, tanto più che si tratta di salari bassissimi, tra i 500 e gli 800 euro, che sono realmente vitali per i lavoratori e le loro famiglie.
«Si tratta di lavoratrici e lavoratori part-time con un salario bassissimo i quali non sono in condizione neanche di raggiungere il posto di lavoro a causa delle difficoltà economiche - spiega Luigi Scaccialepre della Filt Cgil - e come al solito, in una situazione ormai permanente di scarico di responsabilità, l’azienda non paga le retribuzioni perché afferma che il Comune non paga le fatture, il Comune dice di aver saldato, ma i lavoratori sono senza stipendio...ed è così ogni mese».
Una situazione vergognosa, indegna di un Paese civile, non nuova per Teramo e quindi ancora più sconvolgente, visto che col ripetersi di questi ritardi, il Comune avrebbe avuto il diritto - e il dovere - di intervenire. Il rispetto del pagamento dei lavoratori è uno dei requisiti dell'appalto, ma il Comune di Teramo, che non ha fatto mancare controlli e sanzioni per un estintore mancante o una gomma troppo liscia, giustamente, non sembra volersi accanire nella pretesa del rispetto del pagamento degli stipendi. La Cgil ha scritto al Prefetto, che ha deciso di convocare il Comune e i Sindacati per chiarire la situazione e capire, una volta per tutte, perché ogni mese i dipendenti della Angelino si ritrovino a dover sperare nel pagamento degli stipendi.
Se è colpa del Comune, allora si chiarisca chi e perché non fa in modo che il saldo delle fatture della ditta avvenga in tempo utile. Se è colpa della ditta, allora si chiarisca chi e perché non fa in modo che il pagamento degli stipendi avvenga nei termini previsti, senza costringere i lavoratori a vivere di speranza.