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Caccioni domani esce dalla maggioranza dopo aver sparato a zero contro Paolo Gatti? E allora il "servitore" di Paolo Gatti, il Coordinatore comunale di Futuro In Valerio Pelusi invia una nota contro Caccioni che qui vi riportiamo in modo che ognuno possa capire e comportarsi di conseguenza alle prossime ed imminenti elezioni comunali che ci saranno nella prima sessione utile che non è quella dei 500 giorni messi in piazza da Gatti per evitare il commissariamento del "suo". Scrive il buon Pelusi (nella foto da mare affianco): «Destano sorpresa, o forse a questo punto no, le parole di Alfredo Caccioni. E ciò soprattutto per la scarsa eleganza, che si traduce nella incapacità di comprendere lo stile, forse fin troppo signorile, con cui  la lista di Futuro In lo ha trattato. E allora, visto il poco apprezzamento, ci siano consentite alcune righe di eccezione nel mentre vorremmo invece dedicarci ai temi generali importanti per la città. Se a dire che dalle nostre parti ci sia stato un deficit di condivisione politica è un signore che è stato assente al 90% delle riunioni (che sono state fatte a decine) si supera, e di tanto, il limite della comicità.  Se a porre questioni di metodo, e ad avventurarsi addirittura sul tema dei "fini personali", è un consigliere che nel 2014 è rientrato in Consiglio solo grazie ad una giunta a 9 con quattro assessori di Futuro In, per la quale soluzione ha attivato se stesso prodigandosi come mai accaduto per un problema della città, si sfiora anche il ridicolo. Se sul pulpito sale un consigliere che ha fatto più interviste per questioni di prossimità geografica e lavorativa (come non ricordare la polemica esilarante sui genitori che parcheggiavano nei pressi della Molinari dove erano stati spostati i bambini, che recavano fastidio...a chi ?!?) che interventi in aula, in ben 8 anni di presenza in Consiglio comunale, si trasmoda nel grottesco. Comprendiamo il suo problema, ossia quello di essere leale con il Sindaco che ha sostenuto e con gli elettori che lo hanno votato, ovvero, in caso contrario, di trovare spiegazioni decenti per quello che sarebbe un atto di slealtà che farebbe sprofondare la città in un interminabile commissariamento. Non si dia pena il Caccioni, il quale nella sua confusione ipotizza anche un ritorno nel gruppo di Futuro In: ora che l'abbiamo conosciuto meglio, e tenendo per noi il resto della copiosa monografia che potremmo scrivere, faremo volentieri a meno di lui. E, se dovesse evitare di dire altre sciocchezze, torneremo anche all'eleganza e allo stile che ci hanno sempre contraddistinto, riportando il suo nome nel cono d'ombra che gli si addice», conclude tristemente la nota del buon Valerio Pelusi. Lo stesso Pelusi che avrà sicuramente un posto nella lista che Gatti sta componendo da tempo. Se c'è qualcuno che ha iniziato ad insultare Caccioni e Falasca è stato proprio Futuro In nel comunicato inviato appena conclusa la riunione, venerdi scorso, dove si parlava dei due consiglieri in maniera inopportuna ricordando loro che non erano stati eletti in consiglio ma subentrati dopo la nomina degli assessori. Una frase davvero di cattivo gusto che comprendiamo visto la devastazione politica a firma di Paolo Gatti e che sta trascinando Teramo nell'abisso ma non giustifichiamo. Assolutamente.