CRISI AL COMUNE DI TERAMO/ BRUCCHI PASSEGGIA PER IL CENTRO E RIBADISCE: «MI SONO DIMESSO PERCHE' NON C'ERANO PIU' LE CONDIZIONI PER ANDARE AVANTI». D'ALBERTO: «E' IL FALLIMENTO DELL'INTERA AMMINISTRAZIONE»
A passeggio, da uomo normale e non più da Sindaco, per ora... una volta in centro ha voluto rilasciare ai giornalisti alcune dichiarazioni sulle sue dimissioni. A 24 ore dalla firma con le sue dimissioni protocollate. E lo ha fatto ribadendo ancora una volta quella che aveva messo su carta ieri, Maurizio Brucchi e ricordando mentre prendeva ed offriva un caffè al Bar New York che: «Mi sono dimesso perche' non c'erano le condizioni per andare avanti. la costanza, la coerenza, l’onestà e il grande lavoro hanno caratterizzato il mio essere Consigliere Comunale prima, Assessore ed infine Sindaco. Ho lasciato con profondo dispiacere e rammarico in un momento in cui la Città avrebbe bisogno di una guida per portare avanti le difficili sfide del post sisma, ma consapevole di aver dato tutto me stesso per la mia amata Teramo». Ora Brucchi ha tutte le intenzioni di riposarsi, poi forse mercoledi inizierà a fare il punto con lo scopo di ricostruire e tornare ad avere i numeri della maggioranza in consiglio comunale. Se ci riuscirà lo diranno solo le prossime settimane che verranno. Per il corso passeggiavano diversi politici come Di Giovangiacomo, Di Stefano e lo stesso Gatti in odore di aperta campagna elettorale.
Intanto il Pd spiega tramite Gianguido D'Aberto: «E' stato un atto inevitabile dopo la doppia sfiducia subita dal consiglio comunale in dieci giorni. Una sfiducia che ha spezzato definitivamente il già debolissimo legame con le elezioni del 2014.
Si tratta di una sconfitta che segna il fallimento non solo di Brucchi ma soprattutto di tutti i leader del centrodestra teramano che, in una situazione di crisi, si sono preoccupati fino all'ultimo solo di gestire potere e poltrone, conducendo con arroganza la città verso il commissariamento».