CRISI AL COMUNE DI TERAMO/ GATTI VUOLE CHE BRUCCHI VADA IN CONSIGLIO A PRENDERSI LA FIDUCIA O LA SFIDUCIA DEI SUOI, MILTON RIMANE AL SUO POSTO. LA SITUAZIONE E' CRITICA
Maurizio Brucchi dovrà "scendere" in consiglio comunale ed in quella sede scoprire se ha ancora la fiducia della sua maggioranza oppure no. E' quanto ha deciso Futuro In nella riunione convocata stasera da Paolo Gatti e alla quale hanno partecipato assessori e consiglieri.
Futuro In, quindi vuole che Brucchi ritiri le dimissioni e che poi se la veda direttamente con i consiglieri, in aula. Se sarà sfiduciato in assise torneranno tutti a casa ed arriverà il Commissario. Una mossa che se confermata non potrà piacere a Brucchi che da Sindaco sfiduciato non potrà andare nè a Roma in Parlamento e neppure candidarsi in Regione. Insomma quasi sicuramente dovrà ritirarsi dalla politica.
Risulterebbe invece intoccabile il presidente del consiglio comunale Milton Di Sabatino e dunque non saranno accolte le richieste di Sbraccia. Nella riunione di Futuro In sarebbe stato evidenziato che Di Sabatino non è un problema per adesso e puo' continuare a svolgere tranquillamente il suo compito. Al momento tra l'altro non ci sono nomi e numeri per poterlo sostituire (occorrono infatti 21 voti che la maggioranza non ha più).
La situazione per ora viene definita anche da Paolo Gatti piuttosto critica perchè manca unione e determinazione ad andare avanti. E poi ci sono i numeri che non tornano.
Se andranno via Sbraccia e Caccioni la maggioranza è ferma a 16 e a questo punto Brucchi non potrà ritirare le dimissioni ma confermarle e quindi arriverà il Commissario.
Se la maggioranza salità a 17 consiglieri o meglio se andrà via solo Sbraccia e torneranno dentro Falasca (che viene ritenuto di nuovo in squadra) ed anche Caccioni, il Sindaco Brucchi dovrà riflettere su cosa fare perchè la situazione sarebbe comunque a rischio di nuovo mentre se tutti e tre rientreranno Sbraccia compreso, e saliranno così a 18 consiglieri si tornerebbe a come era la situazione un mese fa e quindi la legislatura potrà continuare ma non si sa fino a quando. Dunque è solo una questione di conti e di pedine. Fuori rimangono come prima e più di prima la Lista Civica e Fdi-An.
La riunione di domani risulta importantissima per avere ancora più completo il quadro della situazione.