L'ACQUA DEL RUZZO ERA BUONA QUEL 9 DI MAGGIO, LA CONFERMA ARRIVA ANCHE DALL'UNIVERSITA' DI PADOVA, LA MARCONI (SIAN) HA LANCIATO L'ALLARME SENZA AVVERTIRE NESSUNO
Buone le analisi dell'acqua anche per il dipartimento di scienze chimiche dell'Università di Padova. Dunque, quel 9 di maggio i parametri erano nella norma e dunque la Asl non doveva lanciare l'allarme e dichiarare che la nostra acqua non era potabile in tutta la provincia di Teramo. Per l'Arta pero' c'era un odore forte e strano nei campioni prelevati dalla Asl, servizio Sian di Teramo guidato dalla dottoressa Maddalena Marconi.
Ed è sulla dottoressa Marconi che si concentrano ora le attenzioni dei vertici della Asl di Teramo e su di lei che è stata avviata una verifica disciplinare.
Dunque la direttrice sanitaria, Maria Mattucci, ha trasmesso gli atti all'ufficio procedimenti disciplinari chiedendo di valutare se ci sono i presupposti per emettere una sanzione nei confronti della dirigente. Per legge la Asl ha 5 giorni per avviare questa procedura dal fatto che viene contestato. In questo caso ad essere contestata è la procedura seguita dalla dirigente nell'emanare l'ordinanza di martedì 9 alle 15. Quella in cui dichiarava non potabile l'acqua e ordinava al Ruzzo di "mettere a scarico" tutta quella proveniente dal Traforo.
La Asl ritiene che proprio perchè il provvedimento riguardava un'intera provincia, con ripercussioni enormi sulla popolazione e sulle aziende, andava concordato con le autorità.