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Le firme della minoranza per ora si sono "fermate" a 12: quelle della minoranza appunto ma la spada di Damocle pende fino a che qualcuno non metterà la tredicesima  firma. Il foglio rimane a disposizione per chi volesse intraprendere questa strada della sfiducia al Sindaco di Teramo secondo  il consigliere Fabio Berardini. Per il resto ancora nulla di nuovo sotto l'albero se non che oggi pomeriggio alle 15,30 i tre dissidenti: Sbraccia, Caccioni e Falasca incontreranno il Sindaco per ascoltare cosa ha da dire sulla Giunta a sei, delega alla ricostruzione da togliere a Dodo, fuori il presidente del consiglio comunale Di Sabatino, fuori il gruppo di Futuro In con Forza Italia, Ap, Lista del Sindaco per creare un gruppo unico alla pari e deleghe a chi?. Gatti e Tancredi come noto sono sempre per far rimanere la Giunta a nove e andare in consiglio a chiedere la fiducia. Come finirà? La situazione non è cambiata rispetto al giorno in cui Brucchi ha ritirato le dimissioni: da una parte c'è sempre Gatti e dall'altra i dissidenti in guerra...in mezzo è finito Brucchi. La situazione si risolverà sicuramente tra il 5 e la mattina del 6 giugno quando si dovrà andare in consiglio comunale e il più forte l'avrà vinta. Quelli (i giornalisti per dirla sempre alla Brucchi) saranno all'Ipogeo a riportare cio' che vedranno e sentiranno. Intanto ad arte sarebbero state messe in giro voci di un possibile appoggio a Brucchi da parte del consigliere Guido Campana che smentisce categoricamente questa mai ventilata ipotesi. Intanto si rincorrono le voci sul fatto che Brucchi proverà la strada del Parlamento (a nulla sono valse le sue smentite) e che lui come altri attendono solo l'approvazione della legge elettorale, poi in ogni caso si dimetterà per far arrivare il commissario...è solo una questione di mesi e niente più. Le poltronissime sono sempre quelle e sole che muovono le ambizioni e i politici. L'INTERVISTA A PAOLO GATTI