VIDEO/ IL CONSIGLIERE VERNA (PD) LASCIA LA MAGGIORANZA IN PROVINCIA PER COLPA DI ABRUZZO CIVICO E DELLE MANCATE PROMESSE DEL PRESIDENTE DI SABATINO
«Quanto sta accadendo da mesi all'interno dell'amministrazione provinciale di Teramo, con il protrarsi di una situazione politica definita imbarazzante non solo da me e l'impossibilità di alcuni di trovare soluzioni che non vedessero vinti e vincitori, mi porta alla difficile e dolorosa decisione di uscire dalla maggioranza in consiglio provinciale perché c'è un tempo e soprattutto un limite a tutto.
Ho una storia politica, dopo 18 anni di impegno costante, che non può essere calpestata da chi è stato colpito da "ansia da candidatura", come impietosamente definito da altri. In questi mesi ho sopportato di tutto, dagli attacchi violenti al mio sindaco più importante in provincia, quello di Roseto, all'impegno contro i miei candidati sindaci nelle elezioni comunali prossime, come Tortoreto e Martinsicuro, alle varie provocazioni politiche ricevute come consigliere provinciale di Teramo capoluogo, fino alle discutibili motivazioni che stanno ritardando una chiara definizione delle relazioni tra il Pd ed un alleato, tale solo agli occhi di qualcuno. C'è un limite a tutto, anche alla sopportazione, e questo limite è stato superato». E' quanto ha dichiarato stamattina il consigliere provinciale e comunale del Pd, Maurizio Verna che aggiunge:
«Fino a quando rimarranno queste condizioni, in consiglio provinciale mi impegnerò nelle scelte che mireranno a tutelare gli interessi di Teramo capoluogo e la dignità politica delle comunità del Pd di Roseto, Tortoreto e Martinsicuro. Nell'impegno politico sono e sarò nel Pd, adesso più di prima. Per questo ho chiesto al segretario provinciale Gabriele Minosse, che ringrazio per l'impegno profuso in questa vicenda, di poter creare un nuovo gruppo consigliare col nome del mio partito. Partito di cui sto rispettando ogni decisione. Partito che ha deciso due settimane fa, dopo una lunga riflessione, di indicare al presidente della Provincia un percorso da fare. Percorso del tutto disatteso, credo soprattutto per la mancanza della cenere necessaria da cospargersi sul capo, dopo accordi tutt'altro che politici. Quello stesso Partito Democratico provinciale che spero sia capace adesso di fare nuove riflessioni, sia sul fatto che una propria decisione venga clamorosamente disattesa da chi lo rappresenta nelle istituzioni e sia perché il consigliere provinciale di Teramo capoluogo faccia questa scelta. Stesse riflessioni che, ovviamente, inviterò a fare anche alla comunità politica del Pd di Teramo capoluogo, appena se ne realizzeranno le condizioni.
È il momento della responsabilità, che ognuno assuma la propria».
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