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«Purtroppo in questi ultimi giorni abbiamo scoperto, nostro malgrado, che esiste una parità di genere di destra e una di sinistra, con diversi principi e sfumature che si possono adattare caso per caso, a seconda di chi sia a compiere un determinato gesto! Come donna, madre, professionista, segretario del secondo partito della nostra cittadina, ma soprattutto come ex componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo non posso che restare basita dal comportamento di Simone Aloisi, Consigliere Comunale nonché Segretario del PD di Roseto, un partito che storicamente si è sempre impegnato in prima linea su certi temi, che ha postato sul proprio profilo social una foto con cui palesemente si svilisce la donna, trasformandola in un mero oggetto sessuale attraverso lo sbandieramento del suo "fondoschiena" che fa bella mostra accanto alla faccia sorridente dello stesso». Lo scrive in una nota Toriella Iezzi, segretario Liberalsocialisti Roseto degli Abruzzi che prosegue: «Resto poi ancora più esterrefatta dalla dichiarazione della Presidente della Cpo di Roseto, Sabrina Di Furia, che con un comunicato blando e di scarsi contenuti è sembrata quasi giustificare il suo comportamento, limitandosi a una velata ammonizione, il tutto peraltro inviato senza confrontarsi con le altre componenti della commissione ed utilizzando il simbolo della Cpo, cosa gravissima per un organo collegiale. E che dire poi dell'imbarazzante silenzio della Cpo della Provincia di Teramo la quale, evidentemente come la Di Furia, ritiene di poco conto tale comportamento se a farlo è un Consigliere del PD rispetto a quello di un membro di un partito. Forse qualcuno ha dimenticato cosa scrissero la Cpo provinciale e quella locale, poco più di un anno fa, riguardo al comportamento sessista dall'allora Consigliere rosetano Antonio Norante. E non ditemi che le due uscite non risultano parimenti inopportune e da censurare come sta cercando di far passare qualcuno che, in maniera evidente, punta solo a giochi politici ed a salvare il buon nome del suo partito. A tal proposito mi chiedo cosa ne pensi la Consigliera Teresa Ginoble che, lo scorso anno, fu vittima di un comportamento così odioso. Vorrei sentire il suo pensiero di donna e politico. Sono infatti certa che lei per prima non possa non condannare l'uscita del suo giovane compagno di partito e non farà mancare, nel prossimo Consiglio Comunale di giovedì sera, le sue parole di biasimo chiedendo un Intervento diretto del suo partito per censurare tali inqualificabili comportamenti», conclude Toriella Iezzi.