CRISI AL COMUNE NON RISOLTA/ LA SITUAZIONE SI AGGRAVA E C'E' IL COLPO DI SCENA DI SALVI: «NON VOGLIAMO ASSESSORATI, GARANTIREMO SOLO L'APPOGGIO ESTERNO»TERAMO VICINA AL COMMISSARIAMENTO
Due ore di riunione serrata con il colpo di scena del gattiano Maurizio Salvi, l'unico di Futuro In che si è presentato all'incontro di stasera, alla riunione di maggioranza convocata dal Sindaco per annunciare che: «noi non vogliono subìre questa umiliazione, e allora, garantiremo solo l'appoggio esterno e non vogliono nessun assessorato».
Dunque, Paolo Gatti ha deciso che la prossima giunta sempre che si riuscirà a comporne una ma i dubbi sono davvero tanti a questo punto, non avrà assessorati di Futuro In. Un colpo di scena inaspettato che ha lasciato senza parole tutti i presenti ed ancora una volta Gatti ha condotto magistralmente i suoi facendo capire che chi conta e chi decide al Comune di Teramo è ancora lui. Il Sindaco è uscito dalla riunione davvero provato raccontano i consiglieri contattati da certastampa.it.
Per il resto è stato il solito tira e molla di numeri con una possibile Giunta da farsi a sei ma anche a sette. Lo ha detto Narcisi: «Io sono per una giunta a sei». Ma anche Sbraccia mentre Caccioni e Falasca si sono detti disposti ad accettare una squadra anche a sette basta che il settimo sia un esterno di chiare capacità e non uno preso a caso amico del Sindaco.
Per Tiberii: «Non contano i numeri, per loro la Giunta puo' stare anche ad otto». Insomma un conteggio random che ha stufato e che orami va avanti da mesi e mesi.
Corona ha invece detto: «I nostri restano tutti e due (in riferimento a Cozzi e Misticoni) o tutti a casa»
Milton Di Sabatino ha dato il suo ok ad una giunta a nove, come prima e più di prima.
Duro attacco è stato sferrato ai consiglieri Covelli e Tiberii da parte di Sbraccia e sono volati gli stracci del passato e del presente con battute che qui preferiamo non riportare.
Ma torniamo ai dissidenti che la crisi hanno aperto profondamente. Caccioni dicevamo era disposto a salire a sette assessori con un esterno di spessore, capace. I tre dissidenti confluiti nel gruppo misto poi, hanno indicato al Sindaco la strada per ricucire i rapporti con Micheli e con Al Centro per Teramo (a proposito di Micheli e Campana stasera i due stavano parlando al Bar Imperial) in modo da salire a 21 consiglieri e garantirsi una sicura maggioranza in consiglio. Caccioni, Sbraccia e Falasca terranno la prossima settimana una conferenza stampa per dire che: «non siamo stati noi a far venire il commissario a Teramo e questo dovrà essere ben chiaro», dicono i tre.
Falasca ha chiesto durante l'incontro: «che fine hanno fatto i leader di centrodestra? Dove sono finiti?»
Infine Caccioni evidenzia che: «Se tre persone come noi sono riusciti a mettere in crisi il Modello Teramo vuol dire che questo è un sistema che non reggeva e che non regge più da tempo. Neppure noi vogliamo gli assessorati». Insomma nè Futuro In nè il gruppo dei dissidenti chiedono assessorati mentre Ap li vuole eccome e chiede di confermare i suoi.
Domani Brucchi incontrerà Campana (che vuole rientrare per far dispetto a Canzio) e Micheli (che ha detto di non essere interessato a rientrare) ma visto quello che è accaduto stasera ci sono poche speranze che questa amministrazione possa continuare il suo corso. Che accadrà nel consiglio comunale di martedì solo un mago potrebbe saperlo. E' finita, E' finita...hanno detto diversi consiglieri mentre uscivano dalla riunione alle 21 di stasera, si va a casa tutti.
Brucchi uscendo dalla riunione in Comune ha detto: «Vi riconvochero' ad una prossima riunione (forse martedi stesso) dove vi presentero' la nuova Giunta, se vi andrà bene potete venire in consiglio comunale senno' andremo tutti a casa». Le ore che scandiscono la fine di questa sceneggiata napoletana sono iniziate...
A fine serata Brucchi sbotta e su facebook scrive:«credo che ora si stia passando ogni limite. Tutti si riempiono la bocca di parole: mai il commissario. Ai fatti però ognuno resta sulle proprie posizioni ed ognuno gioca una propria partita. Ma chi vuole bene davvero a questa città? Io ho fatto tutto ciò che era nelle mie corde affinché questa barca continuasse a navigare. Mi sono dimesso, ho azzerato la giunta, ho fatto mea culpa. Ma sembra non basti. Si continua a parlare di posti in giunta ma nessuno pensa a Teramo, ai suoi problemi ed alle relative soluzioni. Sono stanco e stufo ma io non mollo. Ora però nessuno provi a chiamarsi fuori, nessuno. Ognuno si assuma le proprie responsabilità».
Il messaggio è sicuramente a Gatti che ci ripenserà?