
«La vera calamità di questa città siete voi: A Roma avete parlato con dei funzionari e non vi ha ricevuto nessuno - replica
Gianluca Pomante al Sindaco- se poi fate il polo scolastico come il corso... Dio ce ne liberi. Voi che avete saputo distruggere la cultura, il sociale, l'economia, voi che avete demolito questa città oggi vorreste risollevare le sorti del capoluogo - prosegue Pomante. Il vostro clietelismo becero portato avanti fino ad oggi ed assistiamo all'ennesimo accordo politico condannando la città alla chiusura. Ci avete privato anche dell'acqua potabile e condannati a subire le angherie di una partecipata che ci costa il doppio di quella di Ascoli. Lei signor Sindaco con che coraggio parla di ricostruzione se dite ai cittadini di cose che non ci saranno mai. I nostri scavi archeologici sono diventato un ricettacolo di immondizia. Quindi state raccondando ancora una volta favole. Dovreste verognarvi per la vostra incapacità sommata all'osceno degrado di questa città e dovreste avere la dignità signori consiglieri di maggioranza di alzarvi e di andarvene. Se voi siete il futuro di questa città io chiederò il trasferimento in un'altra città».
Raimondo Micheli in replica all'intervento del Sindaco spiega che: «Io rinconfermo che sono e rimarrò fuori dalla maggioranza e votero' di volta in volta i provvedimenti che riterrò opportuni. Io sono qui perchè non voglio il commissario ma non condivido quello che ha fatto fino ad oggi la sua giunta. Non mi interessa se farà una giunta a sette ad otto e a nove...mi sarei aspettata una critica maggiore a chi l'ha condotta a questa situazione».
Guido Campana: «L'essere venuto da lei è stato un rispetto istituzionale. I consiglieri sono stati eletti per il bene comune che significa? Ha fatto un'autocritica. Quindi neppure io rientrero' in maggioranza e guarderò l'evolversi. Anch'io sono contrario al Commissario».
Domenico Narcisi ha chiesto notizie di Pomante che era in aula, poi ha detto: «La lista è contraria all'arrivo del Commissario. Questa crisi ci ha fatto riflettere. Una crisi che ci deve servire di lezione per ripartire. Noi riportiamo la palla al centro sull'importanza del programma di fine legislatura. Ti chiediamo di rispettare gli impegni presi e la nostra lista continuerà a sostenerti».
Maurizio Salvi ha evidenziato che: «Per noi va bene e garantiamo l'appoggio sui punti programmatici e sulla giunta non è una questione di numeri, aspettiamo di conoscerla».
Leggi il documento di Futuro In letto da Salvi (qui a destra)
Vincenzo Falasca replica nel suo intervento alle pesanti accuse di Pomante: «Non sono mai stato interessato alle poltrone. Ho solo cercato di avviare un confronto sui grandi temi della città. Si vuole continuamente sminuire le ragioni per le quali tre consiglieri hanno detto "basta". E' stato solo un concetto di salvaguardia della dignità delle persone e dell'intero consiglio comunale. Compreso il concetto della morale. Sono stato oggetto di un attacco che hanno toccato anche la mia sfera privata. Io sono d'accordo con Salvi e credo che il Sindaco deve scegliersi la sua squadra all'interno di un gruppo compatto». Falasca appoggia i punti del programma del Sindaco ma non spiega altro e dunque dopo aver detto che non vuole il commissario non spiegato chiaramente se appoggerà o meno questa amministrazione.
Duro, durissimo l'affondo di
Angelo Puglia che ha infierito sull'Amministrazione e sulla necessità di un commissariamento: «Se non siete capaci di andare avanti mettete fine a questa agonìa».
Alfredo Caccioni è intervenuto piuttosto animatamente: «Dal patto di prospettiva in poi, gli obiettivi sono cambiati. Io ho sempre detto andiamo avanti con la stessa Giunta altrimenti tutti a casa. Per puro caso ci siamo ritrovati con Falasca. Noi abbiamo chiesto sempre discontinuità di sistema. Le scelte strategiche di questa città poi non arrivano mai nelle riunioni come la spartizione delle poltrone in Fondazione. Qualcuno mi deve spiegare perchè nove assessori in una città sfollata come la nostra. Solo per questioni di poltrone. Prendo qualche giorno di riflessione prima di decidere cosa fare. La città è nel degrado totale».
GiovanBattista Quintiliani interviene in replica a Caccioni: «Hai parlato dopo due lustri di consigliatura. Sindaco ha avuto uno stomaco forte ad andare avanti. Ribadisco il nostro no al commissario. Auspico e le auguro che lei possa avere la forza per promuovere la nuova giunta e arrivare fino al 2019. Noi ci saremo»
Dunque le cose non sono cambiate rispetto a prima dopo il "Caccioni show". Micheli, Puglia e Campana non appoggeranno Brucchi, come prima e più di prima, ad oggi neppure Caccioni, in forse Falasca ma sull'argomento non si è espresso. I numeri non tornano ancora e non torneranno. E l'agonìa va avanti per la città. Ci sarà la pausa estiva, tutti al mare e in montagna fino al prossimo consiglio comunale di settembre e il grande ostacolo del bilancio da approvare entro il mese di novembre. Le cose non vanno per nulla bene per Brucchi e per la sgangheratissima maggioranza di Teramo.