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Sarebbe stata uccisa con quattro colpi di roncola, Ester Pasqualoni l'oncologa di 53 anni in servizio al day hospital dell'ospedale "Val Vibrata" di Sant'Omero. L'autopsia sul corpo della dottoressa è prevista per domattina. I carabinieri stanno dando la caccia ad un 60enne di Martinsicuro, ex investigatore privato e figlio di un suo paziente,  lei anni fa gli aveva dato un incarico. Sarebbe lui l'uomo notato da alcuni testimoni sfrecciare un istante dopo il delitto a bordo di una Peugeot 106 bianca, ritrovata ieri sera proprio a Martinsicuro. Un  testimone era affacciato alla finestra dell'ospedale. Ha sentito le urla ed ha notato quella vettura bianca sfrecciare. Ha raccontato ai carabinieri di aver visto un uomo calvo e corpulento ma di non essere riuscito a vedere altro. Piergiorgio Casaccia, è l'ultima persona che Ester Pasqualoni ha visto in volto. Un lago di sangue. «Sono corso immediatamente ed ho visto questa donna in un lago di sangue», racconta il medico. «Non aveva capito che fosse Ester. Ho notato il volto sfregiato: due fendenti alla gola ed altri due alla nuca. Il cellulare era a terra, la catenina spezzata. Su una delle auto posteggiate vicino al corpo macchie di sangue e impronte come se prima ci fosse stata una colluttazione. Ester mi è morta tra le braccia. Gli ultimi rantoli, i suoi occhi che hanno incrociato i miei, poi lo sguardo perso nel vuoto. Ester non c'era più». I carabinieri di Nereto e della compagnia di Alba hanno chiuso il transito mentre i militari del nucleo investigativo di Teramo hanno iniziato i rilievi coordinati dal sostituto procuratore, Davide Rosati.Dov'è l'arma? Della roncola nessuna traccia. Il 50enne di Martinsicuro è braccato. Colleghi, conoscenti e pazienti si sono assiepati al di là del nastro bianco e rosso in lacrime. «Amava i suoi pazienti, li seguiva costantemente a tutte le ore», dicono. «Era la colonna del reparto. Rispondeva anche alle due di notte al cellulare». Ieri serata si era diffusa la notizia che l’omicida era stato fermato. Ma nulla e gli inquirenti smentiscono questa eventualità. Sempre ieri sera, invece, è tata trovata a Martinsicuro l’auto con la quale l’omicida è scappato dopo aver commesso l’efferato delitto. Una piccola Peugeot di colore bianco, con all’interno delle macchie di sangue.